State pensando a qualche collo di bottiglia nella portata dei cavi o nella banda passante? Niente di tutto questo: ancora una volta in gioco interessi economici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-10-2000]
Tutti abbiamo aspettato l'avvento di Internet ad alta velocità come una mano santa, che rendesse possibile migliaia di nuove applicazioni non solo per i consumatori, ma anche e soprattutto per le imprese. Ebbene probabilmente non erano stati correttamente valutati tutti i risvolti dell'avvento di una simile tecnologia. Recentemente infatti si è aperta in America una disputa accesa tra i sindacati o corporazioni degli attori ed i produttori di spot video.
Che c'entra con la rete? C'entra parecchio, se si pensa che la prima e più banale idea per poter fornire Internet gratuitamente con larga ampiezza di banda è quella di offrirle sponsorizzata, cioè trasmettendo in streaming diretto con il computer dell'abbonato spot preregistrati su misura. Questi spot ovviamente necessitano di attori in quanto in tutto e per tutto simili a quelli televisivi. Questi attori a loro volta necessitano di tutela onde evitare che le società Internet e gli ISP (Internet Service Provider) cannibalizzino il mercato e sfruttino le risorse artistiche in questione.
Per questo sono scese in campo le corporazioni degli attori televisivi rivendicando il loro diritto di esclusiva anche sulla rete, cercando cioè di strappare un accordo al fine di consentire solo agli iscritti al sindacato di poter essere utilizzati per girare spot pubblicitari.
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