FacexWorm torna all'attacco.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-05-2018]
Le estensioni dei browser sono un gran comodità, perché arricchiscono il programma di base di numerose, pratiche funzioni, ma bisogna fare molta attenzione a ciò che si installa.
Di recente i ricercatori di Trend Micro hanno scoperto l'ennesima estensione pericolosa per Google Chrome: si basa su un malware conosciuto, noto come FacexWorm, e il suo scopo è intercettare e deviare le transazioni in BitCoin, oltre a sottrarre le credenziali di Facebook.
Il malware in sé è vecchiotto: è apparso per la prima volta nell'agosto del 2017, e nell'aprile del 2018 è riemerso dopo un periodo di attività relativamente contenuta.
Inizialmente, FacexWorm si diffondeva tramite messaggi di phishing inviati tramite Facebook Messenger: con essi cercava di convincere gli utenti a scaricare un'estensione pericolosa per Google Chrome che si spacciava per una Vpn.
L'estensione, naturalmente, non ha nulla a che fare con dei codec ma contiene il malware vero e proprio, il quale poi sfrutta Chrome per cercare di sottrarre le credenziali dei siti sui quali l'utente è registrato, con una preferenza particolare per il social network in blu.
Con l'accesso a Facebook, infatti, può postare i suoi messaggi di phishing impersonando l'utente cui ha sottratto nome e password.
Inoltre, come già ricordavamo, il malware modifica le pagine web che gestiscono le transazioni Bitcoin sostituendo l'indirizzo del destinatario con quello del suo creatore, il quale riceve così i pagamenti.
FacexWorm ha un'ultima tecnica di attacco: sui Pc sui quali è installato, redirige ogni ricerca relativa alle criptovalute fatta con il browser verso una pagina che chiede all'utente di versare una certa cifra.
La proposta è questa: in cambio di 0,5 - 10 Ethereum, da inviare «a scopo di verifica», il creatore di malware afferma che ne restituirà tra i 5 e i 100.
Fortunatamente, finora nessuno pare essere caduto in un tranello così scoperto.
Dato che FacexWorm sfrutta delle false estensioni di Chrome per diffondersi, Google s'è attivata per rimuovere rapidamente quelle coinvolte; tuttavia, i creatori del malware sono lesti a introdurne di nuove, dando vita a una caccia senza fine.
Gli utenti faranno quindi bene a porre la massima attenzione nel valutare le estensioni che hanno intenzione di adottare, e anche nell'esaminare i link che vengono loro inviati su Facebook.
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