Piccola analisi sulla situazione dei libri digitali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-12-2003]
Da qualche tempo Barnes&Noble dichiarava "deludente" l'esperienza degli ebook. Ora Barnes&Noble ha fatto sapere che non venderà più i libri digitali da leggere in appositi portatili e da sfogliare, sempre digitalmente, dopo averli scaricati dalla Rete.
Dopo questa notizia, sono ormai due gli eReader software del panorama ebook: Microsoft e Adobe che in precedenza avevano tra l'altro firmato con B&N un accordo per la distribuzione dei libri elettronici.
La parte più aggressiva è stata giocata ovviamente da Microsoft che avrebbe distribuito, dal 2000 al 2003, sia attraverso CD che in dispositivi PocketPC, 7 milioni di reader del tipo in questione.
Nonostante gli aiuti dati da scrittori di fama come Stephen King, dalla loro nascita avvenuta tre anni fa, gli ebook non hanno mai costituito un prodotto di nicchia; i dati in termini di profitto parlano chiaro: 3.8 milioni di dollari nel primo semestre 2002, 5 milioni di dollari nel primo semestre 2003.
Amazon, OverDrive, Palm Digital ed altri continueranno a vendere libri digitali, mentre Daniel Blackman di B&N giustifica in questi termini la decisione di Barnes&Noble: "Le vendite non sono mai state interessanti, almeno quanto noi ed altri ci attendevamo, i consumatori non hanno mai abbracciato questa tecnologia, che non si è diffusa anche perché i lettori hardware non sono poi tanto comodi e facili da usare".
Per finire, in Italia il gruppo Espresso, con Repubblica Extra, aveva scelto il formato ebook nel 2002 per la distribuzione di alcuni suoi testi a pagamento.
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