Gli esiti di un recente sondaggio ci rivelano gli orientamenti di chi è appassionato di musica.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-12-2003]
"Newsweek" ha di recente pubblicato i risultati di un sondaggio riguardante gli orientamenti di chi segue la musica, soprattutto online.
Tale ricerca è stata portata avanti dalla Princeton Survey Research Associates per conto delle popolare rivista settimanale e si è rivolta a mille maggiorenni statunitensi che hanno risposto circa le loro abitudini d'acquisto di musica da Internet.
Ebbene, il 48% degli intervistati ha rivelato che nel caso in cui le case discografiche dovessero ridurre i prezzi dei CD almeno di un terzo, preferirebbero comprare i dischi anziché scaricare musica dal Web.
Fatalità vuole che quest'ultima sia proprio la cifra della maggior parte dei brani offerti da iTunes Music Store di Apple. Solo il 10% non avrebbe l'intenzione di pagare.
Dal punto di vista dell' "etica" del Web, il 52% degli intervistati considera il download gratuito un furto, mentre il 34% non lo considera una speculazione.
Ancora, chi prima delle recenti misure di repressione era abituato a scaricare musica senza pagarla, ora è disposto a interrompere questa pratica nel 54% dei casi, mentre nel 42% non cambierà assolutamente idea.
Il problema è che ben il 62% degli intervistati (che raggiungono un picco del 70% al di sotto dei 40 anni d'età e il 57% al di sopra) ritiene che le case discografiche diano dei prezzi esagerati ai propri CD.
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