Le Tlc italiane nel 2004

Le novità che si prospettano nell'anno nuovo per gli utenti dei servizi di telefonia fissa e mobile.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-12-2003]

Il 2004 si prospetta come un anno ricco di novità per gli utenti italiani della telefonia fissa e mobile. Innanzitutto, mentre il 2003 sarà ricordato come l'anno delle partenze sempre rinviate e mancate per la telefonia mobile di terza generazione, il 2004 dovrebbe essere l'anno dell'Umts.

Infatti, a fine 2002 Tim, Vodafone e Wind avevano annunciato che in primavera sarebbe partita la loro offerta Umts che poi avevano rinviato all'inizio dell'estate, infine in autunno e poi niente.

Chi era partito sul serio e, alla grande, era stato l'unico operatore specializzato solo in Umts e cioè 3. Anche 3, che sperava di raggiungere il risultato ambizioso di un milione di abbonati nei primi mesi del 2004, oggi è arrivata sui 300.000 abbonati che costituiscono il gruppo più numeroso al mondo di utenti della videocomunicazione; ma sono ben lontani da quella meta.

Il gestore 3 oggi è ben posizionato sul mercato italiano come riconoscibilità del marchio, diffusione della rete commerciale e anche come copertura anche se la penuria di videofonini da offrire ha pesato terribilmente sulla sua espansione impedendole di raggiungere un primato poi difficile da raggiungere per gli altri gestori; e soprattutto Tim le ha dato non pochi grattacapi sul roaming con il Gsm per il quale non dispone di una rete propria.

Il prossimo anno l'Umts sarà una realtà più concreta e meno futuribile, per gli obblighi di realizzazione della rete connessi alla stessa assegnazione delle licenze da parte del governo.

Vodafone è già partita con il suo Umts rivolto soprattutto alle aziende e, nei primi mesi del 2004, offrirà la sua Mobile Connect Card 3G per palmari e notebook; ma anche Tim è pronta, con la sua U-Sim da 1 Mbyte, che sorpassa la Sim più potente per Gsm, che è da 128Kb.

Tutte e due i gestori più importanti e dominanti della telefonia mobile si proporranno ai loro milioni di clienti con la forza del loro marchio e la possibilità di offrire tariffe particolarmente vantaggiose perché non devono pagare il roaming per le zone non coperte, a diffrenza di 3.

Tim, inoltre, in collaborazione con Samsung vuole offrire per prima ai suo clienti dei telefonini dual-mode, da utilizzare sia per il Gsm sia come terminali Wi-Fi, che potrebbero essere la vera novità della prossima stagione.

Anche Wind partirà con il suo Umts. Ma quello che spingerà più di tutto sarà il suo nuovo i-mode che sta offrendo, in esclusiva sul mercato italiano, con una politica tariffaria particolarmente interessante, quasi una sfida: i-mode contro Umts.

Per gli abbonati della telefonia fissa sul fronte dei nuovi servizi avremo una primavera in cui Telecom Italia offrirà la possibilità di inviare MMS da telefono fisso insieme al videotelefono fisso; novità tecnologiche su cui punta per rompere l'accerchiamento dei concorrenti quasi invincibili, se si parla solo di canone e tariffe.

Le tariffe e il canone saranno però i fronti su cui si prevede la battaglia più aspra: innanzitutto davanti all'Authority a cui i concorrenti di Telecom Italia chiedono di poter acquistare il canone "all'ingrosso" per poi rivenderlo ai clienti e così evitare loro la seccatura di una doppia bolletta.

La possibilità dell'acquisto all'ingrosso potrebbe essere anche un'occasione di risparmio per i clienti ma Telecom Italia si batterà, fino all'ultimo, per difendere i canone che costituisce un quarto dei suoi ricavi così come non vuole saperne niente di abbassare le tariffe del listino di interconnessione, cioè il pedaggio che gli altri gestori devono pagare per l'utilizzo della sua rete.

Si tratta quindi di una partita complessa, giocata da Telecom Italia contro i suoi concorrenti, dove la prima è pronta a ricorsi al Tar e al Consiglio di Sato, nel caso le decisioni dell'Authority dovessero esserle troppo sfavorevoli, e in cui Telecom Italia giocherà, pesantemente, la carta del ricatto sui livelli occupazionali dell'azienda e dell'indotto e quella della delicata situazione finanziaria, in un momento in cui dalla Cirio alla Parmalat le crepe del sistema Italia si allargano ogni giorno.

All'interno di una manovra sulle tariffe potrebbe esserci un ridisegno dell'attuale struttura dei distretti telefonici italiani che oggi hanno più di 600 prefissi diversi: Telecom Italia potrebbe ottenere tariffe più alte con distretti più grandi ma in minor numero ma, per far questo, milioni di utenti dovrebbero cambiare numero telefonico.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (1)

Giovanna Danieli
La diffusione della banda larga Leggi tutto
17-12-2003 19:42

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