Tre utility freeware per modificare, ottimizzare, monitorare il registro di sistema.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-12-2003]
In tutti i sistemi operativi Microsoft è presente un tool molto spartano ma efficace per effettuare modifiche al registro di sistema: Regedit. Richiamabile da Start/Esegui, l'editor di registro di Windows nella sua semplicità può non essere lo strumento adatto per power user che effettuino spesso modifiche a quello che è considerato il cuore dei sistemi Microsoft.
Per questo un giovane programmatore danese di appena 19 anni, Anders Jakobsen, ha sentito il bisogno di creare un sostituto a Regedit chiamato Registry Commander.
Il programma è racchiuso in un file .rar di soli 230 Kbyte e non necessita di alcuna installazione; basterà scompattarlo ed eseguirlo in una cartella a nostra scelta e cliccare sull'eseguibile Regcmd.exe per avviare Registry Commander.
Una volta raggiunta la chiave di registro cercata è possibile cliccare con il tasto destro del mouse su di essa per vedere le numerose opzioni consentite: New Key aggiunge una chiave nuova, New Value aggiunge un valore ad una chiave, Delete Key cancella la chiave selezionata, Bookmark consente di aggiungere la chiave ad un elenco di chiavi frequentemente utilizzate.
Molto utile anche la funzione di ricerca nell'intero registro selezionabile cliccando sul pulsante Show\Search posizionato sulla barra delle funzioni del programma. Tutti i risultati verranno visualizzati nella parte bassa della schermata di Registry Commander.
Un'altra utility freeware dedicata agli "smanettoni" del registro è RegShot. L'applicazione di soli 28 Kbyte e stand alone svolge un'unica funzione: fotografare il registro di sistema permettendo un analisi approfondita delle chiavi aggiunte da qualsiasi applicazione si installi.
Ogni volta che si voglia installare un programma sarà buona norma avviare anche Regshot, impostare la directory di destinazione dell'"istantanea" scattata, cliccare su 1st Shot e poi su Shot and save digitando il nome del file della prima fotografia del registro.
Terminata l'installazione del programma potremo cliccare su 2nd Shot, salvare il file e infine cliccare su Compare per confrontare le due immagini del registro e individuare i valori e le chiavi aggiunte a seguito dell'installazione di un programma.
L'ultima utility è uno tra i pochi pulitori di registro freeware rimasti: RegSeeker. Anche questo programma è piccolissimo (soli 300 Kbyte) ed è stand alone, dunque può essere eseguito in qualsiasi cartella sia stato decompresso.
Una volta avviato potremo selezionare dal pulsante Languages l'italiano come lingua utilizzata.
Sulla sinistra della schermata principale troveremo tutte le funzioni richiamabili: Cerca nel registro, Programmi Installati (utile per conoscere tutto il software installato sul nostro S.O.), Avvio automatico (indicante tutti i programmi che si avviano al boot), Tweaks (una serie di migliorie attivabili con piccole modifiche al registry), Pulisci il registro (un efficace tool manuale di pulizia).
Quest'ultima funzione rappresenta il cuore del programma e va usata con estrema attenzione. Avviandola dopo qualche secondo avremo una schermata che elenca tutte le voci di registro errate o obsolete che in teoria è possibile rimuovere.
Si potrà scegliere voce per voce quale di esse si vuole rimuovere oppure cliccare su Seleziona tutti e poi sull'opzione richiamabile da tasto destro Cancella valori selezionati per cancellare tutte le voci. Buona pulizia a tutti...
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