[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-06-2019]
Per chi si interessa di sicurezza il nome di Tavis Ormandy, membro del Google Project Zero, dovrebbe ormai essere noto: negli ultimi anni ha individuato diversi bug e minacce informatiche.
L'ultima scoperta riguarda una vulnerabilità zero-day all'interno del Blocco Note di Windows e, nonostante l'umiltà dell'applicazione coinvolta, Ormandy tiene a precisare che «è un bug vero».
Per la precisione si tratta di un exploit presente in Blocco Note che causa un accesso improprio alla memoria e consente, dall'interno dell'applicazione, di eseguire programmi; nell'esempio di Ormandy, vediamo l'apertura del Prompt dei Comandi di Windows come processo figlio di notepad.exe (l'eseguibile del Blocco Note, per l'appunto) .
Lo scopritore ha già avvisato Microsoft del problema, ma finora da Redmond non sono arrivati commenti in merito. Ormandy, dal canto proprio, ha già informalmente battezzato il bug Notebad (gioco di parole con Notepad, il nome originale del Blocco Note).
Il Google Project Zero non ha per ora rilasciato alcun dettaglio circa il bug (nemmeno quali siano le versioni di Windows affette), in quanto la procedura normale prevede di lasciare trascorrere 90 giorni dal momento della scoperta prima di rendere noti i particolari, così da dare al proprietario del software il tempo necessario per le correzioni.
Ormandy, dal canto proprio, ha fatto sapere di aver già preparato un exploit che, sfruttando il bug, permette l'esecuzione di codice da remoto: il Blocco Note potrebbe insomma essere usato da estranei per lanciare programmi molto meno innocui del Prompt dei Comandi.
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