Firmato il Contratto dei Call Center

L'Assocallcenter e i Cgil-Cisl-Uil hanno sottoscritto un Contratto per dare garanzie ai lavoratori-collaboratori dei Call Center in outsourcing.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-03-2004]

Le principali aziende di telefonia mobile e fissa, ma anche le grandi società Internet e di informatica, le grandi banche ed assicurazioni, le compagnie aeree,le case editrici, si servono di Call Center di proprietà con personale dipendente ma, sempre di più, si avvalgono di Call Center in outsourcing, a cui non si applica il contratto dei propri dipendenti, per ridurre i costi e ad avere la massima flessibilità.

Questo ha fatto crescere precarietà e sfruttamento, in qualche modo si sta cercando di porvi rimedio e l'Assocallcenter, l'associazione delle imprese di call center, e i sindacati dei lavoratori del commercio, Filcams e Nidil-Cgil, Fisascat- Cisl e Uiltucs- Uil, hanno sottoscritto il 2 Marzo un accordo per regolamentare i contratti di collaborazione occasionale e le prestazioni d'opera, che sono le forme d'occupazione prevalenti nei Call Center in outsourcing e che interessa circa 10.000 lavoratori attualmente impiegati in queste aziende.

Il Contratto avrà validità fino al 2005 e i suoi punti principali sono: la garanzia di un monte ore mensile di minimo 60 ore nella fascia indicata dal lavoratore fisso; il diritto di prelazione per tutti i lavoratori che negli ultimi 6 mesi abbiano avuto contratti di collaborazione; la definizione delle tabelle dei corrispettivi economici minimi; un'adeguata copertura economica in caso di malattia; in caso di infortunio, la sospensione fino a guarigione clinica o fino alla scadenza del contratto; sospensione di 15 giorni per matrimonio e in caso di maternità la sospensione per un periodo complessivo di 180 giorni; un'indennità di fine rapporto di collaborazione pari all'8% dei compensi e il divieto di rescissione anticipata del contratto di lavoro se non per gravi inadempienze.

In Italia, bisogna saperlo, però i Contratti di lavoro tra le parti sociali, non hanno valenza di legge, non sono applicabili obbligatoriamente ai datori di lavoro, e questo costituisce un limite, soprattutto in un campo dove le stesse associazioni imprenditoriali sono deboli, pertanto la mobilitazione dei lavoratori e la solidarietà dell'opinione pubblica saranno indispensabili perché anche queste regole minime, a tutela dei lavoratori, siano rispettate.

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Pier Luigi Tolardo

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