C'è chi propone una tassa sugli SMS per abolire l'Irap. Ma in Parlamento anche la battaglia sulla Finanziaria si svolge a colpi di messaggini.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-11-2004]
Con 50 SMS inviati ad altrettanti colleghi, il deputato della Margherita Boccia ha fatto approvare un emendamento al primo articolo della Finanziaria: i deputati sono accorsi in aula e, approfittando dell'assenza di tanti deputati della maggioranza, hanno mandato sotto il Governo.
Chi di SMS ferisce di SMS perisce, potremmo dire al Cavaliere, che aveva inviato milioni di SMS a tutti gli italiani per ricordarci di andare a votare alle ultime elezioni. Pare che anche il Premier uscente e sconfitto dell'India, leader del partito nazionalista indù, abbia avuto analoga sfortuna con una sua campagna di messaggi elettorali con i quali la sua voce era arrivata a milioni di telefonini indiani.
Non sappiamo se sia una forma di vendetta, ma l'Udc ha presentato un emendamento alla Finanziaria in cui chiede di aumentare di 2 centesimi l'attuale prezzo degli SMS, prevedendo di rastrellare così, tramite un piccolo obolo da far pagare a tutti gli italiani, bambini compresi, 540 milioni di euro, con cui addirittura abolire l'Irap e venire incontro alle richieste del Presidente degli industriali Montezemolo. In questo caso i salvatori delle imprese italiane sarebbero Tim e Vodafone e i loro utenti (non si sa quanto contenti).
Certo che in Francia il governo (di destra) Raffarin ha dovuto muoversi in senso contrario, bloccando il prezzo degli SMS, sulla spinta di una mobilitazione popolare degli utenti francesi, bloccando un aumento degli SMS, in un Paese che certamente ne farà meno uso di noi.
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