Sta per iniziare la discussione sul nuovo contratto, da applicarsi in Telecom Italia, Tim, Vodafone, Fastweb, Albacom, Wind e nelle altre Telco. Tra le richieste, la bacheca elettronica e 100 euro mensili di aumento.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-12-2004]
Il 31 dicembre 2004 scade il Contratto Nazionale per le aziende di telefonia fissa e mobile, contratto che si applica a Telecom Italia, Tim, Vodafone, Fastweb, Albacom, Wind e alle altre aziende di Tlc.
I sindacati di categoria Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno già predisposto unitariamente la bozza di piattaforma per il rinnovo: verrà discussa con Asstel, l'associazione della Confindustria per le Tlc, e sarà sottoposta per la sua approvazione nelle assemblee dei lavoratori.
I Sindacati in questa nuova vigenza contrattuale si pongono l'obiettivo di estendere il contratto delle Tlc ai numerosi call eenter che lavorano in outsourcing per le aziende di telefonia fissa e mobile, agli Internet Provider nonchè alle aziende che producono software prevalentemente per le telecomunicazioni.
Tra le richieste c'è anche la possibilità di poter usufruire dei permessi retribuiti delle 150 ore per il conseguimento della laurea, finora non prevista nelle aziende di Tlc e in molte aziende italiane. Si chiede anche che almeno il 50% delle ore di straordinario confluiscano in una banca ore con la possibilità per il lavoratore di farsele pagare o utilizzarle come permesso retribuito.
Per i telelavoratori, si chiedono orari come i lavoratori nelle sedi, percorsi formativi e di aggiornamento professionale, il diritto a rientri periodici nelle sedi per garantire la socializzazione.
Come richiesta economica le organizzazioni sindacali chiedono 100 euro al mese di aumento, ma è probabile che le assemblee dei lavoratori chiedano un aumento della rivendicazione salariale. Si dovrà vedere a questo punto la reazione delle aziende e, soprattutto, di Telecom Italia.
Tronchetti Provera approfitterà della situazione poco florida dei concorrenti (di cui Telecom Italia è in parte responsabile) e chiuderà alle richieste sindacali? Oppure, timoroso di perdere una buona pace sociale all'interno, cercherà di imporre alle altre aziende una conclusione veloce della vicenda contrattuale?
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