La pubblicità, le parole, ma soprattutto la qualità della programmazione calcistica mostrano quanto Mediaset creda nella TV del futuro. Telecom e soprattutto RAI rimangono alla finestra.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-01-2005]
L'esordio del digitale terrestre nel campionato di calcio ha messo in luce la dovizia di investimenti che caratterizza l'impegno di Mediaset. Chi ha visto la partita trasmessa sabato (Inter-Chievo), avrà sicuramente notato che la qualità delle riprese, dei commenti, delle immagini, non hanno niente da invidiare alle telecronache di SKY-TV, l'esperto operatore della TV digitale satellitare.
D'altro canto, il confronto con la7, l'altra emittente "terrestre" esordiente con Bologna-Cagliari, è stato impietoso: la TV di Telecom ha mostrato un notevole ritardo nei confronti del concorrente, sia dal punto di vista delle riprese che da quello del servizio.
Segno che gli uomini di Mediaset, in quest'avventura, fanno veramente sul serio. Paradossalmente, si sono buttati a capofitto nella tecnologia che, volenti o nolenti, segnerà la fine del loro monopolio mediatico. La pluralità di canali disponibili non permetterà più di occupare le frequenze, rendendo disponibile a molti soggetti l'accesso all'editoria televisiva.
In quest'ottica, partire bene è importante, lo capirebbe anche un bambino. Quello che non si capisce, però, è il comportamento della RAI. L'ingresso trionfale del digitale terrestre nel calcio italiano ha infatti mostrato quanto il concorrente pubblico abbia creduto (ed investito) in questa tecnologia: praticamente zero.
Non sappiamo quanto, in queste decisioni inspiegabili, c'entri la politica e l'insanabile conflitto di interessi del presidente del consiglio, o se si tratta solo di pochezza dei dirigenti, ma un dato di fatto emerge in maniera chiarissima: il fossato è già grande e sarà veramente duro da colmare.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|