Il Governo ha emanato il nuovo Codice della Pubblica Amministrazione Digitale: numerose le novità in materia di maggiori diritti per il cittadino. E' una vera e propria rivoluzione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-02-2005]
Il Ministro Lucio Stanca ha presentato nei giorni scorsi il nuovo Codice della Pubblica Amministrazione Digitale; è disponibile on line, in un sito dove si possono anche inviare richieste di charimento e di informazione, e raccoglie in circa 80 articoli i diritti e i doveri del cittadino rispetto alla pubblica amministrazione on line, cioè al complesso dei servizi dello Stato a cui si può accedere dal Web.
Non si può negare che si tratti di una vera e propria "rivoluzione digitale" che in prospettiva, se verrà ben attuata, potrà sveltire i rapporti del cittadino e delle imprese, con la burocrazia stale e locale, facendogli risparmiare tempo e denaro.
Vediamo le principali novità: all'articolo 3 del Codice si sancisce, per cittadini e imprese, il diritto di usare la modalità informatica per tutti i rapporti con qualsiasi amministrazione statale; in pratica nessun gestore di servizio può obbligare più i cittadini a fare una fila allo sportello per presentare documenti cartacei, per firmare domande o istanze, per avere chiarimenti. Dovrà essere sempre e comunque disponibile un canale on line certificato e con piena validità giuridica che permetta di accedere alla Pubblica Amministrazione dal proprio computer.
All'articolo 5 si stabilisce il diritto del cittadino a effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale: entro il 1 Gennaio 2006 tutte le imprese avranno il diritto di effettuare in modo sicuro qualsiasi pagamento verso le pubbliche amministrazioni, utilizzando le tecnologie informatiche e telematiche.
L'articolo 6 stabilisce che i cittadini e le imprese che ne facciano richiesta hanno diritto a ricevere, da tutte le pubbliche amministrazioni, le comunicazioni che li riguardano a un indirizzo e-mail che avranno dichiarato. La posta proveniente dalla PA sarà certificata, nel senso che sarà certificata la data della spedizione, quella della sua ricezione e la provenienza; i documenti ricevuti in questo modo avranno validità giuridica anche verso altre persone o aziende.
L'articolo 8 addirittura è una novità quasi assoluta anche a livello internazionale: il cittadino ha diritto di esercitare i propri diritti politici usufruendo delle possibilità delle nuove tecnologie.
L'articolo 58 invece prevede il diritto a trovare on line tutti i moduli e i formulari aggiornati utili per le pratiche verso tutte le pubbliche amministrazioni; entro due anni tutte le pubbliche amministrazioni sono tenute a rispettare questo obbligo.
L'articolo 9 stabilisce che anche gli "sportelli unici per le imprese", nati per semplificare la burocrazia per le imprese, che hanno bisogno di autorizzazioni e licenze da amministrazioni diverse, dovranno gestire i servizi tramite Internet e posta elettronica.
Vi sono poi le novità che riguardano la Pubblica Amministrazione al suo interno e i rapporti tra pubbliche amministrazioni on line, che potranno tradursi in un notevole recupero di efficienza e in risparmi per lo Stato.
L'articolo 37, per esempio, introduce la conferenza dei servizi on line: qualunque procedimento pubblico (un'opera pubblica come una strada, un ponte, un restauro) coinvolge più soggetti e per semplificare il suo svolgimento viene indetta una "conferenza dei servizi" a cui partecipano i responsabili di tutti gli enti coinvolti. Il Codice nuovo prevede la possibilità che queste conferenze si svolgano on line, evitando viaggi e spese di trasferta.
Nasce il fascicolo informatico: tutte le pubbliche amministrazioni devono gestire i procedimenti utilizzando la modalità informatica; possono raccogliere in un unico fascicolo informatico i documenti relativi allo stesso procedimento amministrativo, anche se provenienti da amministrazioni diverse.
Le basi dati di interesse nazionale devono essere interconnesse e comunicanti fra loro, anche per eliminare la richiesta di certificazioni che una Pubblica Amministrazione rivolge a un'altra: fra Pubblica Amministrazione centrale, Regioni, Provincie e Comuni, enti come Inps, Inpdap, Agenzia delle Entrate e viceversa.
Il Codice introduce l'uso della posta elettronica certificata (avente pieno valore giuridico) come mezzo ordinario (e obbligatorio) di corrispondenza e relazione tra le varie Pubbliche Amministrazioni; il risparmio delle spese postali potrebbe aggirarsi, secondo una stima definita prudente dal Ministero per l'Innovazione, intorno ai 360 milioni di euro all'anno.
Anche i documenti e i certificati che le varie pubbliche amministrazioni si scambiano o rilasciano al cittadino perché le produca presso altre pubbliche amministrazioni dovranno essere trasmesse e condivise on line in formato digitale, con ulteriori risparmi per lo Stato e per le imprese: si calcolano infatti in 35 milioni all'anno i certificati prodotti.
Anche gli atti e i documenti dovranno essere conservati in formato digitale in archivi informatici, riducendo costi e tempi di gestione e manutenzione degli archivi, risparmiando spazi occupati da ingombranti archivi cartacei e rendendo più facile e veloce il reperimento delle informazioni.
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