Il nuovo sistema operativo di casa Apple introduce ulteriori migliorie ma ha qualche problema di dentizione
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-05-2005]
Per chiunque venga dal mondo Windows, trovarsi un aggiornamento del sistema operativo che rende più veloce il computer è un'esperienza sconcertante. Già questo primo impatto con Mac OS X Tiger, il nuovo sistema operativo per i computer Apple, predispone a un giudizio positivo, ma la domanda fondamentale a cui rispondere è diversa: vale 129 euro o conviene investire quegli euro in un Mac nuovo con Tiger preinstallato?
La mia impressione è che conviene l'acquisto di un Mac con Tiger preinstallato e che l'upgrade di un Mac preesistente (che usa Panther) sia poco vantaggioso, a meno che vi sia in Tiger qualche funzione di cui non potete fare a meno.
In un certo senso, Apple in questo caso è vittima del proprio successo, perché Panther era già un ottimo sistema operativo, anni avanti rispetto a Windows XP (e probabilmente anche rispetto a Longhorn, che continua a perdere funzioni per strada nel tentativo di rispettare la data di uscita prevista, ossia fine 2006).
Il bello è che la ricerca è interattiva: viene eseguita man mano che si digita la parola chiave. E' un'esperienza da provare per apprezzare. Anche se siete morbosamente ordinati nel riporre i vostri file, c'è sicuramente qualche documento che fate fatica a trovare o qualche cosa che avete scritto e non ricordate più in che file l'avete memorizzato: Spotlight è la vostra salvezza.
Questa funzione, infatti, legge il contenuto (testo e metadati) delle immagini JPEG, PNG, TIFF e GIF, dei file audio MP3 e AAC, dei filmati QuickTime, dei documenti PDF, Word ed Excel, le e-mail di Mail, i contatti della Rubrica Indirizzi e le note di iCal, e molto altro ancora. Purtroppo non gestisce altri client di posta, come Thunderbird, e non supporta suite alternative come OpenOffice.org né i file ZIP, ma è solo questione di tempo, dato che Apple permette di scrivere plug-in per estendere Spotlight.
Per i patiti della privacy, che temono che una ricerca possa rivelare troppo, è possibile definire delle cartelle private che non verranno viste da Spotlight. Stranamente, nei miei test anche la Scrivania è fra queste cartelle invisibili, ma se aggiungo dei metadati a un file presente sulla Scrivania, Spotlight lo trova. Nonostante queste limitazioni iniziali, Spotlight è comunque una tecnologia che aumenta l'efficienza del lavoro al computer.
Tiger, ovviamente, non ha portato soltanto l'innovazione di Spotlight: per esempio, c'è finalmente un firewall che supporta facilmente lo stealth mode, il browser Safari supporta l'RSS, Automator permette di comporre "programmi" per automatizzare le operazioni ripetitive, il caricamento dei programmi X11 è molto più veloce, i Widget (mini-applicazioni che vivono in una schermata semitrasparente separata) sono utilissimi e faranno schiattare d'invidia gli utenti Windows in termini di grafica e semplicità d'uso, e c'è un look più pulito in molte funzioni e applicazioni di base; anche il supporto per le periferiche è migliorato notevolmente. E c'è molto altro che non descrivo qui per limiti di prolissità.
Ma non è tutto rose e fiori. Molti dei widget non sono stati localizzati in italiano (è bello avere un widget che fa da dizionario d'inglese, ma un dizionario italiano sarebbe stato molto più pratico); la sintesi vocale è soltanto in inglese; molti default vengono ripristinati, per cui ci vuole del tempo per riportarli alle personalizzazioni che avevate scelto (il browser di default, gli effetti sonori, le assegnazioni dei file alle applicazioni, la condivisione Windows).
Se devo dire qual è stata la parte peggiore dell'upgrade a Tiger, è che varie applicazioni hanno smesso di funzionare, in perfetto stile Service Pack 2. DoubleCommand, un programmino che uso per rendere la tastiera Mac più simile a quella Windows standard, non va più. Quicktime 7, altra novità di Tiger, richiede di pagare ancora se si vuole la versione Pro anche se si è già pagata la versione precedente, per cui per avere un player a tutto schermo bisogna ricorrere a player esterni come VLC (e questa mi sembra una vera taccagneria da parte di Apple). Il mio client Bittorrent abituale è schiattato, e ho dovuto sostituirlo con un client Bittorrent alternativo, Azureus. Istantanea, il programma di cattura delle schermate integrato in Mac OS X, si rifiuta di catturare selezioni dello schermo.
Indubbiamente molte di queste magagne (nonostante le quali Mac OS X rimane largamente superiore al prodotto Microsoft) verranno corrette nei prossimi mesi. Per questo consiglio a chi è interessato di aspettare ad acquistare e di non buttarsi a capofitto nell'ultimo parto di casa Apple. Vista la spesa, conviene tenere quei 129 euro come acconto per il prossimo Mac.
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