Per il Forum Mondiale di Tunisi 2005 viene lanciata di una Carta dei Diritti della Rete dell'Onu per garantire la libertà degli internauti di ogni Paese.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-10-2005]
A Tunisi dal 16 al 18 Novembre 2005 si svolgerà il Wsis, il Forum Mondiale dell'Onu per la società dell'informazione sui temi del Digital Divide e della diffusione dell'Ict.
In vista di questo importante appuntamento globale il senatore Fiorello Cortiana ha lanciato un appello in Italia perché la conferenza si impegni per una Dichiarazione Universale, sul tipo di altre approvate dall'Onu ad esempio per i diritti della donna o per la tutela dell'infanzia, una "Carta dei Diritti della Rete.
L'appello, sottoscritto già da molte personalità della società civile, del mondo della cultura e dell'informazione, sarà presentato a Roma, Martedì 11 Ottobre, presso la Sala Conferenze della Fondazione Basso(da sempre impegnata per i diritti dei popoli), in Via della Dogana Vecchia 5, alle 11.30. All'incontro, a cui è stato inviato anche il Ministro italiano per l'Innovazione Tecnologica Lucio Stanca, parteciperanno la Prof.ssa Matilde Ferraro, Delegata della Società Civile italiana al Wsis di Tunisi,il Dott. Vittorio Bertola della Task Group Internet Governance dell'Onu, il Prof. Stefano Rodotà, già Garante italiano per la Privacy per molti anni e il Sen. Fiorello Cortiana.
"Tunisi Mon Amour
Per una Dichiarazione dei Diritti della Rete
A Tunisi, in novembre, tutti i paesi del mondo, chiamati dalle Nazioni Unite, si incontreranno nel World Summit on Information Society. E' una grande opportunità. E' un incontro che deve concludersi con un documento che segni un'epoca: una Carta dei Diritti per la Rete.
Internet è il più grande spazio pubblico che l'umanità abbia conosciuto. Un luogo dove tutti possono prendere la parola, acquisire conoscenza, produrre idee e non solo informazioni, esercitare il diritto di critica, dialogare, partecipare alla vita comune, e costruire così un mondo diverso di cui tutti possano egualmente dirsi cittadini. Internet sta realizzando una nuova, grande redistribuzione del potere. Per questo è continuamente a rischio. In nome della sicurezza si restringono libertà. In nome di una logica di mercato miope si restringono possibilità di accesso alla conoscenza. Alleanze tra grandi imprese e stati autoritari cercano di imporre nuove forme di censura. Internet non deve divenire uno strumento per controllare meglio i milioni di persone che se ne servono, per impadronirsi di dati personali contro la volontà degli interessati, per chiudere in recinti proprietari le nuove forme della conoscenza.
Per scongiurare questi pericoli non ci si può affidare soltanto alla naturale capacità di reazione Internet. E' tempo di affermare alcuni principi come parte della nuova cittadinanza planetaria: libertà di accesso, libertà di utilizzazione, diritto alla conoscenza, rispetto della privacy, riconoscimento di nuovi beni comuni. Solo il pieno rispetto di questi principi costituzionali consentirà di trovare il giusto equilibrio democratico con le esigenze della sicurezza, del mercato, della proprietà intellettuale.
E' tempo che questi principi siano riconosciuti da una Carta dei Diritti. Chiediamo a tutto il popolo della Rete, alle donne e agli uomini che lo costituiscono, di collaborare con la loro libertà e creatività a questo progetto, e di far sentire la loro voce ai governi di ciascun paese perché lo sostengano.
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