Maggiore compatibilità, velocità di esecuzione e un modulo database tutto nuovo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-11-2005]
Aria di festa nella comunità del free software: a pochi giorni dall'uscita della versione in inglese, la versione italiana della suite office alternativa, OpenOffice.org 2.0 è finalmente disponibile per il download. La pagina è accessibile anche attraverso il sito italiano, gestito dal Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org (PLIO).
La suite per ufficio, nata nell'ottobre del 2000 con la donazione del codice sorgente di StarOffice alla comunità da parte di Sun Microsystems, giunge ora alla sua seconda generazione. In soli cinque anni si è affermata come l'alternativa più valida a Microsoft Office, con 100 milioni di utenti e una quota di mercato intorno al 10% (dati Forrester, IDC e Soreon Research).
Grazie alle nuove funzionalità di importazione ed esportazione, che rasentano la perfezione, OpenOffice 2.0 è facile da usare e dialoga senza problemi con le altre suite per ufficio.
OpenOffice.org 2.0 è disponibile ufficialmente in 36 lingue, ufficiosamente sono molte di più, mentre altre sono ancora in fase di localizzazione. Gira in modo nativo in ambiente Windows, Linux, Solaris e Mac OS X (X11), ed è già presente all'interno di numerose distribuzioni Linux. È distribuito sotto licenza GNU Lesser General Public Licence (LGPL).
Accanto alle caratteristiche usuali, la nuova versione è caratterizzata da un'interfaccia completamente rinnovata, dal nuovo modulo Base per la gestione di database, e da una serie di caratteristiche introdotte su richiesta degli utenti, come il miglioramento della gestione delle tabelle per il programma Writer.
OpenOffice.org si propone di superare le barriere del digital divide, permettendo a chiunque di usufruire, liberamente e gratuitamente, di uno strumento di produttività avanzato nella propria lingua di origine, anche negli angoli più remoti e linguisticamente caratterizzati del pianeta. E' così che sono nate le undici versioni in lingua bantu, quelle in lingua armena e gaelica, e quella in lingua maori.
Sviluppato da una comunità che include Sun, Novell, Red Hat, Debian, Propylon, Intel e Google, e da un gruppo di programmatori, traduttori, redattori volontari e indipendenti, OpenOffice 2.0 è una palese dimostrazione delle potenzialità della comunità open source.
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