Dai siti ultras alla Jihad: il lato oscuro della Rete
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-02-2006]
Tutti abbiamo seguito in questi giorni le vicende accadute negli stadi di calcio, in particolare all'Olimpico di Roma. L'eco delle polemiche seguite all'esposizione, da parte di gruppi di tifosi, di striscioni e cartelli di chiaro contenuto razzista e antisemita, con canti di inni e slogan di sapore analogo e con l'adozione di simboli che richiamano il passato fascista, come l'effigie di Mussolini, la svastica o la croce celtica, non si è ancora sopito.
Molti, però, ignorano che il tifo degli ultras, anche e soprattutto quello venato e infiltrato da nostalgie di destra, ha nel Web uno dei suo canali di diffusione migliori, uno degli strumenti di aggregazione e proselitismo più efficaci.
Di tutto ciò si occupa una attualissima pubblicazione, edita da Il Mulino, dal titolo L'odio in Rete, di Antonio Roversi, docente di Sociologia della Comunicazione e Strategie della Comunicazione multimediale all'Università di Bologna, uno dei maggiori studiosi della comunicazione in Rete in Italia.
Roversi cita anche Dux Award come la directory più aggiornata e completa dei siti neofascisti e neonazisti italiani. Il Centro Wiesenthal, il noto Centro di documentazione sulle persecuzioni antiebraiche, ogni anno pubblica un cd-rom sui siti dell'estrema destra radicale sparsi in tutto il mondo e stima che siano circa quarantamila. Roversi non contesta questo rapporto ma precisa che un folto numero di questi siti tende a scomparire dopo un certo tempo mentre molti altri sono stati abbandonati dai loro gestori.
Infine i siti del fondamentalismo terrorista islamico, e tra questi Roversi ne cita uno, particolarmente odioso, Al Fateh, un sito creato da Hamas appositamente per i bambini, per educarli alla Jihad contro Israele e l'Occidente.
Esperienze molto diverse e distanti, dunque, ma che convergono a formare quello che Roversi chiama "il lato oscuro della Rete": uomini e donne che nutrono un sentimento antico che si pensava prosciugato dal processo di civilizzazione o quantomeno relegato in qualche nicchia inoffensiva, e che oggi utilizza il più moderno tra tutti i sistemi di comunicazione.
Aggiornamento
Ci scrive Lorenzo Contucci, webmaster del sito As Roma Ultras, citato nel libro di Roversi. Contucci precisa: "Il sito As Roma Ultras nulla ha a che fare con Franco Freda né, tantomeno con ideologie di destra. Quei riferimenti, semmai, sono attribuibili ad altri siti web non curati dal sottoscritto, che si occupa di sottoculture giovanili da diverso tempo".
Scheda
Titolo: L'odio in Rete
Sottotitolo: Siti ultras, nazifascismo online, jihad elettronica
Autore: Antonio Roversi
Editore: Il Mulino
Prezzo: 12 euro
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