Il temuto worm del porno ha causato meno danni del previsto, ma alcuni hanno lasciato il Pc spento. Anche al Comune di Milano.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-02-2006]
Finalmente il 3 febbraio è arrivato. I possessori di Pc che avevano contratto il temuto virus Kama Sutra possono trarre un sospiro di sollievo. I più autorevoli esperti di sicurezza informatica segnalano che il bilancio dei Pc danneggiati, all'indomani della data di attivazione del worm che distrugge i documenti più comuni, è risultato meno grave del previsto.
Le premesse, a dire il vero, erano catastrofiche: il noto servizio di email e archiviazione documenti Messagelabs, per esempio, ha dovuto eliminare più di quattro milioni di email infette provenienti da circa duecentomila indirizzi IP differenti; LURHQ, una società di sicurezza informatica, aveva previsto un'infezione non inferiore ai seicentomila Pc sparsi in tutto il mondo, con focolai particolarmente densi localizzati in Perù, Stati Uniti e India.
Grazie soprattutto all'ampia finestra temporale concessa dal creatore del virus, la maggior parte degli utenti contagiati (privati e aziende) è riuscita a correre ai ripari prima che il malware potesse causare danni irreparabili. Non sapremo mai se colui che ha scritto il codice di Kama Sutra abbia voluto concedere una scappatoia di proposito oppure no: tra la data di comparsa del virus (e il conseguente allarme in tutta la comunità informatica mondiale) e la data di attivazione dello stesso, con relativa cancellazione dei file, sono trascorse circa due settimane.
Se la comunità informatica internazionale gioisce, altrettanto non si può dire del Comune di Milano. Risale ai primi di febbraio, infatti, la notizia di un'infezione che ha contagiato i computer della rete meneghina e che avrebbe causato il fermo di diversi servizi resi alla cittadinanza.
Il worm che avrebbe infettato la rete milanese non sarebbe il tanto temuto Kama Sutra, bensì un altro virus di oscura origine. Tuttavia la paura fa novanta: nella giornata di venerdi' 3 febbraio, data di attivazione di Kama Sutra, per prudenza tutti i Pc del Comune di Milano sono rimasti spenti. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Albertini, "i danni provocati sono sicuramente inferiori a quelli che avremmo causato lasciandoli accesi: abbiamo scelto il male minore".
Per molti aspetti, diventa difficile trattenere un sorriso: è stato impossibile ottenere negli ultimi giorni un certificato dal servizio di anagrafe (incluse le carte di identità), ma gli automobilisti più arrabbiati non avranno potuto esimersi dal provare un moto di ilarità al pensiero del fermo del sistema deputato alla gestione delle contravvenzioni: gli agenti di Polizia Municipale sarebbero stati costretti a passarsi le consegne e le istruzioni su biglietti di fortuna scritti a mano.
Le indagini per scoprire la causa dell'infezione sono affidate alla Polizia Postale. La comunità civica milanese attende con ansia di scoprire chi sono i responsabili delle infezioni informatiche che hanno gettato discredito e ilarità sulle strutture e sui servizi del Comune di Milano.
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