In attesa di un'importante sentenza, il confronto impari dei video player tra formati e contenuti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-06-2006]
Chissà cosa penserebbe Sun Tzu guardando oggi il mondo dei computer. Forse anche l'autore del più importante trattato di strategia militare dell'antichità (L'arte della guerra), potrebbe imparare qualcosa studiando gli acerrimi conflitti che dilaniano il microcosmo tecnologico. Sia che si parli di hardware, sia che si parli di software, la battaglia per l'imposizione di standard è da sempre combattuta a più livelli: sulle caratteristiche, sulle politiche di distribuzione e finanche sul piano legale.
La madre di tutte le guerre è certamente quella che si combatte sul fronte del Sistema Operativo, ma da qui ne discendono numerose altre: conflitti locali come quello sui browser oppure sui player video.
Naturalmente la grande diffusione del Windows ha fatto si che siano ugualmente diventati popolari i suoi programmi embedded. Nel caso specifico dei file video, il software di riferimento è così divenuto il Windows Media Player, ma ciò è già costato alla Microsoft una multa di 497 milioni di euro comminata a Marzo 2004 dall'Unione Europea su proposta della commissione Antitrust diretta da Mario Monti.
E' questo il punto su cui ora si focalizza l'attenzione in vista della sentenza che nei prossimi mesi metterà una parola fine a questa querelle legale. Se la decisione dovesse vedere la Microsoft colpevole di non aver ottemperato a quanto impostole, allora sul colosso di Redmond si abbatterà una sanzione aggiuntiva di 2 milioni di euro per ciascun giorno di violazione.
In attesa di vedere come andrà a finire, è possibile notare come la supremazia software passa anche attraverso la popolarità di specifici formati di file. E' questo il caso di Apple e dei formati proprietari .mov e .qt visualizzabili con il QuickTime, oppure della RealNetworks e dei formati proprietari .ra, .rm e .ram eseguibili con il RealOne Player.
In altri casi, come quello dell'apprezzato VideoLan o di BS.Player, il segmento di mercato si sovrappone maggiormente a quello del WMP, mentre la maggiore novità degli ultimi tempi è stato il lancio, avvenuto nel 2005, del Google Video Player, con il quale la società nota per il più famoso motore di ricerca, permette la visualizzazione e il download di contenuti ricercabili online attraverso il nuovo formato .gvp (anche se qui l'obiettivo ultimo si configura come la vendita di contenuti).
Uno studio condotto sul solo mercato statunitense dalla NPD e relativo alla grado di penetrazione di vari formati di file (si domandava se gli utenti fossero in grado di vedere o meno determinati formati sui loro computer), ha mostrato che del RealOne Player erano equipaggiati solo il 59,3% dei computer, del QuickTime il 67.9% e del Windows Media Player l'85%.
Un'idea della popolarità del VideoLan, la si può invece avere guardando sul loro sito le statistiche di download, secondo le quali, a partire dal Febbraio 2005 questo player è stato scaricato oltre 33 milioni di volte nella versione per Windows, 5 milioni in quella per Macintosh e oltre 1 milione in quelle per altri sistemi operativi (in realtà quest'ultimo dato è sottostimato perché molti utenti Linux ottengono VideoLan direttamente dalle distribuzioni del SO).
Secondo i creatori del BS.Player, il loro prodotto sarebbe invece utilizzato su 60 milioni di computer nel mondo.
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