La cuccagna mobile

Cisco, Apple e Google si buttano a pesce sui telefonini: la comunicazione mobile fa gola.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-12-2006]

L'albero della cuccagna

Annunciato da mesi, con enfasi un po' eccessiva, l'iPhone è stato finalmente lanciato sul mercato. Tutti se l'aspettavano, ma la sorpresa c'è stata comunque: il produttore non è Apple, ma Linksys, un marchio che fa capo a Cisco.

Una sapiente campagna marketing è riuscita ad attribuire questo progetto per oltre un anno alla mela, creando un'aspettativa davvero fuori dall'ordinario.

Ad alimentare le attese aveva contribuito la registrazione, da parte di Cupertino, del marchio Mobile Me. Proprio per questo motivo è presumibile che, prima o poi, Apple lancerà nel mercato una macchinetta del genere, che comunque non si chiamerà iPhone.

Ma non ci sono solo Apple e Cisco a guardare con cupidigia al mercato dei cellulari. L'Observer riporta che Orange, la divisione di telefonia mobile di France Telecom, è in trattativa con Google per un eventuale "telefonino marchiato Google".

Prodotto dalla taiwanese HTC, che si sta specializzando in apparecchi ultimo grido, dovrebbe avere uno schermo simile a un iPod video. Il software dovrebbe essere prodotto dalla grande G e permetterebbe, a rigor di logica, la navigazione su Internet.

Google, Orange e HTC godono della fama di aziende giovani, fresche, innovative e dinamiche, per cui non dovrebbe sfuggire loro la fetta più fighetta ed economicamente ben fornita del mercato.

Tutto questo interesse nei confronti della telefonia mobile, da parte di colossi IT tradizionalmente dediti ad altro, suscita più di una riflessione. Si tratta di un settore che garantisce alti guadagni, perché sembra non avere limiti di saturazione.

In soldoni, i cellulari sembrano avere una maggiore propensione, rispetto ad altre macchine elettroniche, a essere sostituiti allegramente, anche se non ce n'è bisogno. L'utente del telefonino ha poco a cuore i destini del pianeta, e preferisce esibire come un feticcio l'ultima novità tecnologica.

Questo fa riflettere su quanto sia opportuno premiare aziende come la Nokia, come ha fatto Greenpeace, solo perchè hanno deciso di ridurre l'impiego dei bromuri del 5% nel biennio 2009-2010.

Altro motivo di preoccupazione sono le alleanze sempre più strette tra produttori di hardware e provider telefonici. I moderni apparecchi sono sempre meno telefoni e sempre più qualcosa di indefinibile, a metà tra PC, impianto stereo, GPS, radio e TV.

Tutto ciò fa pensare a DRM e Palladium: una selva di contenuti multimediali che circoleranno in modalità proprietarie su macchine blindate, con l'unico scopo di appropriarsi dei nostri quattrini.

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Commenti all'articolo (1)

{Marcello}
Quoto al 100% Leggi tutto
26-1-2007 12:48

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