Il gestore condannato a una pena pecuniaria, probabilmente troppo esigua rispetto all'utile conseguito.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-06-2007]
"Tim Tribù che azzera i costi di ricarica": dopo aver azzerato la pazienza dei telespettatori, finalmente ha ricevuto la sanzione che in molti si aspettavano, anche se in misura assai inferiore ad altre comminate dall'Authority in passato.
Le promesse contenute nello spot Tv infatti si rivelavano poi "soggette a tutta una serie di condizioni e limitazioni", si legge in un comunicato; peccato che lo stesso non renda noto il calcolo o le valutazioni che hanno consigliato l'irrogazione di una penalità tutto sommato ridicola.
Altre critiche vengono giustamente sollevate da chi rileva come il rapporto costo/benefici sia stato ignorato dal legislatore, di modo che pagare l'eventuale sanzione si rivela conveniente di fronte al ritorno economico prodotto dal comportamento illecito.
Il semplice aumento delle sanzioni infatti non sembra essere sufficiente a raggiungere lo scopo, specialmente nei confronti di un'azienda che di fatto continua ad operare in regime di semimonopolio.
Più senstato sarebbe invece inventarsi un meccanismo per cui sarebbero di fatto premiate soltanto quelle aziende che potessero proporrre contratti a costi inferiori perché non oberati da costi diretti diversi da quelli propri del settore.
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