La biometria di Hitachi va oltre le impronte digitali

Testati i pagamenti degli impiegati con la lettura delle dita, ma stavolta non si tratta delle impronte digitali: si scandaglieranno i capillari sanguigni.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-07-2007]

biom

In accordo e con la collaboradione dell'istituto bancario JCB, Hitachi ha deciso di sperimentare in corpore vili, cioè su alcune centinaia dei suoi dipendenti, una nuova procedura di pagamento basata sui dati biometrici.

Non si tratta stavolta delle semplici impronte digitali, non così impossibili da riprodurre come ipotizzato in uno dei tanti film di James Bond, ma di un sistema che sembrerebbe effettivamente a prova di contraffazione.

Nello specifico, le casse saranno dotate di un apposito lettore che scandaglierà la rete dei capillari di un dito; tale disegno, affermano i fisiologi, è unico e irriproducibile per ogni persona e servirà a provarne l'identità (e quindi la solvibilità) in modo incontrovertibile.

I necessari dati biometrici individuali saranno collegati alle coordinate bancarie dei dipendenti e conservati in un database detenuto dall'istituto bancario; in pratica, una variante della lettura dell'iride o della cornea degli occhi, con in più la semplicità dell'acquisizione dei dati oltre all'immediatezza del risultato.

C'è da dire che Mitsubishi e altre grandi aziende giapponesi utilizzano il sistema già da qualche tempo, ma solo per certificare l'identità dei clienti al bancomat e per cifre di una certa rilevanza; ma l'applicazione di casa Hitachi fa prevedere la standardizzazione in tempi brevissimi.

L'intento di deterrenza contro la frode informatica unito alla sicurezza e alla comodità, come vantato dal colosso giapponese, sarà sicuramente un obiettivo condivisibile ma resta da vedere se in pratica sortirà gli effetti desiderati e se al contrario - in luogo del furto o della clonazione delle carte - per mantenere la vascolarizzazione i rapinatori procederanno al taglio dell'intera mano.

Ma al di là delle fantomatiche ipotesi resta il fatto incontrovertibile che a causa di una biometria sempre più invasiva, poco alla volta verranno coinvolti tutti gli aspetti della vita sociale e vale la pena di chiedersi se i vari dispositivi per la sicurezza servano realmente a qualcosa o valgano soltanto ad aumentare lo stress.

Da ultimo, ma forse è anche uno degli aspetti importanti ma tra i meno considerati, è se la lettura ripetitiva generi alla fine un qualche effetto dannoso sulle persone costrette a maneggiare giornalmente somme di denaro per cui sia necessaria l'autenticazione.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

pensavo ci fosse scritto Itachi...cacchio... #-o
2-10-2007 01:07

{Franco}
Bella scoperta! Sono due anni che ottengo lo stesso risultato, ma in Italia, pare non interessi proprio a nessuno...
24-7-2007 17:15

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Il cosiddetto "smart working" (o "remote working" a seconda delle definizioni) che impatto avrà secondo te?
Aumenterà il logoramento
Migliorerà la produttività
Ridurrà l'efficienza
Non avrà un impatto significativo

Mostra i risultati (580 voti)
Novembre 2025
E se Internet sparisse?
Windows diventerà un Agentic OS. Microsoft entusiasta, gli utenti temono guai
Database con dati personali di 3,8 milioni di italiani pubblicato nel dark web
I crescenti segni dell'esplosione
WhatsApp apre le porte a Telegram, Signal e altri servizi: inizia l'era delle chat cross-app
Con Gemini Google Maps ti parla davvero: indicazioni vocali, punti di riferimento e AI
La RAM costa più dell'oro: l'intelligenza artificiale fa impennare i prezzi della DRAM
App di autenticazione e chiavi hardware, anche di scorta
Resuscitare l'aspirapolvere smart ucciso da remoto dal produttore
AGCOM, ecco la lista dei siti porno che richiederanno la verifica dell'età: si parte il 12 novembre
Ottobre 2025
Microsoft Azure in crisi: il disservizio ha fermato le Poste, Starbucks e il Parlamento scozzese
Anche Aranzulla teme la IA: il calo del traffico è reale e coinvolge tutta l'editoria digitale
Oltre 2.000 pacchi Amazon scomparsi scovati dai Carabinieri in un magazzino nel milanese
La pasta termica che corrode il metallo e "fonde" insieme dissipatore e CPU
Pericolo! Stampante nuova!
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 18 novembre


web metrics