Ci sono circa quaranta candidati al ruolo di sostituto di Napster: da dove cominciare? Aimster parrebbe un buon inizio, dato che è già nel mirino degli avvocati delle case discografiche, e se irrita i padroni della musica, vuol dire che probabilmente funziona.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-06-2001]
Aimster è una delle alternative più simili a Napster: come il suo illustre predecessore, è infatti un programma che si collega a un sito centrale, dove trova un elenco di brani musicali scaricabili che risiedono sui computer degli altri utenti del servizio.
La differenza sostanziale è che lo scambio può avvenire soltanto all'interno di un gruppo di "amici" (buddy) che si mettono d'accordo. Non è un grave problema: è una pura formalità, concepita specificamente per evitare i problemi legali che hanno squalificato Napster. Infatti in molti paesi gli scambi musicali sono leciti se avvengono fra amici. Aimster interpreta il concetto di "amici" un po' disinvoltamente, ecco tutto.
Un'altra differenza interessante è che lo scambio è protetto da un sistema di crittografia, per cui i dati scambiati viaggiano sulla Rete senza che altri possano decifrarne il contenuto: anche questa è più che altro una tattica per evitare i problemi legali di Napster. Infatti se la comunicazione è crittografata, Aimster non può origliarla e quindi sorvegliarla, per cui non è responsabile di quello che fanno i suoi utenti.
La vera differenza, purtroppo, sta nella facilità d'uso. A parte il fatto che come al solito il programma è disponibile soltanto in inglese e soltanto per Windows, la sua configurazione è lunga e macchinosa. Se siete protetti da un buon "firewall" come l'indispensabile ZoneAlarm, Aimster annaspa. Inoltre sulle tre macchine sul quale l'ho provato, Aimster ha bloccato il sistema più volte o non è partito del tutto.
C'è poi un grave problema di sicurezza: dato che Aimster permette di scambiare qualsiasi tipo di file invece di limitarsi ai file musicali MP3, se lo configurate male (cosa molto facile) chiunque può scaricare dal vostro computer qualsiasi documento, immagine o programma a suo piacimento. Non è una bella prospettiva. Insomma, più si provano i surrogati, più si rimpiange Napster. Ma la ricerca continua.
Aggiuntina
La moda di usare nomi che finiscono in "ster" per indicare un servizio musicale dilaga; ma Aimster da dove prende la prima parte del suo nome? Risposta: da Aimee Deep, la figlia sedicenne dell'autore del programma Aimster, Johnny Deep. Aimee è la ragazza che vedete nella pagina iniziale del sito.
A parte i miei insuccessi personali (dettati forse dalla mia poca tolleranza per il software recalcitrante e dal fatto che tanto io continuo a usare Napster sotto Linux, usando altri circuiti di server), Aimster ha molto seguito: secondo Time del 28/5/2001, ha già quasi quattro milioni e mezzo di utenti, e il numero cresce al ritmo di 200.000 a settimana.
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