La strategia di BT per il 2008

Dopo l'acquisizione di i.net, BT Italia svolta decisamente verso i servizi. Non ci sarà in Italia una partnership con Fon come in UK, ma qualcosa si muove.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-03-2008]

BT British Telecom

Zeus News ha recentemente incontrato BT Italia, società che fornisce alla pubblica amministrazione e alle imprese servizi e soluzioni di comunicazione.

BT Italia si è costituita nel 2006 con la confluenza di Albacom e successivamente di Atlanet, per poi acquisire i.net. La fusione con i.net è stata perfezionata nel gennaio di quest'anno e fa seguito all'acquisto da parte di BT del 13,6% delle azioni di i.net possedute da Etnoteam, e alla successiva Opa lanciata lo scorso aprile per le restanti azioni sul mercato.

Proprio l'acquisizione di i.net, azienda che si occupa per lo più di elaborare soluzioni di sicurezza e di business continuity, sta portando dei significativi mutamenti nell'attività di BT Italia.

BT in passato (soprattutto negli anni di Albacom) era focalizzata per lo più sulla vendita di connettività e di fonia evoluta nel mondo business, mercato non certo facile per lo strapotere che Telecom Italia ha continuato a esercitare, nel proprio ruolo di ex monopolista.

Con il controllo di i.net, BT Italia intende espandersi anche e soprattutto verso i servizi, dalla sicurezza allo storage. Corrado Sciolla, amministratore delegato, ha dichiarato: "L'esperienza di i.net nelle soluzioni di business continuity e di disaster recovery amplierà i servizi che BT Italia sarà in grado di offrire alla propria base di clienti. Con questa fusione BT conferma il proprio ruolo di primo piano nei servizi di comunicazione alla comunità business.

Nel corso del 2006/2007 i ricavi di BT Italia si sono assestati a 926 milioni di euro, con un incremento del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; oggi BT Italia dichiara un portafoglio di oltre 250.000 clienti. Ha un proprio network di 12.000 chilometri di fibra ottica e l'infrastruttura è connessa alla rete paneuropea di BT.

In Italia offre servizi mirati alla clientela business, con una segmentazione in tre categorie: Corporate (SME e SoHo), Top&Large Company e Wholesale. I servizi offerti vanno da quelli di fonia (base ed evoluti) a diverse modalità di accesso a Internet, a reti di trasmissione dati, a servizi a valore aggiunto e soluzioni di videocomunicazione. Inoltre BT dà grande importanza alle soluzioni di convergenza fisso-mobile, oltre alla gestione in outsourcing totale di tutti i servizi di comunicazione aziendale.

BT aveva fatto parlare di sé qualche mese fa per la partnership con Fon e la community dei Foneros, per offrire accesso Wi-Fi gratuito. Chiaramente questo accordo è limitato alla Gran Bretagna, dove BT è l'ex monopolista, e non può essere pensato per l'Italia, dove BT ha ruolo ben diverso e si rivolge al solo mercato business.

Tuttavia secondo alcune indiscrezioni (non confermate ufficialmente da BT) sarebbe già formalizzato un accordo per fornire accesso gratuito a Internet tramite una rete Wi-Fi, distribuita sul territorio, con circa 350 nodi accessibili al pubblico. Ci sarà un sistema di autenticazione tramite telefono cellulare, per rispettare la normativa italiana sull'identificazione dell'utente. La partnership dovrebbe essere annunciata nelle prossime settimane.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dario Meoli (ZEUS)

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