L'affare Bilski fa vacillare i brevetti software

Un caso che sarà discusso dalla Corte d'Appello americana ha il potenziale per eliminare per sempre l'intera categoria dei brevetti software.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-04-2008]

La Corte d'Appello americana cancella i brevetti?

Un caso sottoposto all'attenzione della Corte d'Appello Federale degli Stati Uniti potrebbe porre fine a tutte le discussioni sui brevetti software, cancellando per sempre i brevetti stessi.

Il caso, noto come l'affare Bilski, di per sé pare non avere molto a che fare con il software, i computer, o la tecnologia in generale, quanto piuttosto con l'agricoltura. In realtà, infatti, riguarda la brevettabilità di un "metodo per la gestione dei rischi per i raccolti connessi al maltempo, creando scambi protetti nei mercati di materie prime".

Il punto centrale è proprio la brevettabilità di una cosa del genere, ossia di una "pura informazione", come la definisce l'associazione End Software Patents (ossia: poniamo fine ai brevetti sul software), legata alla Free Software Foundation.

A volerla dire tutta non è solo la ESP a parlare di impossibilità di brevetto delle informazioni pure. Stando a quanto si legge sul sito, infatti, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha più volte deciso in questo stesso senso, venendo però inspiegabilmente ignorata dalla Corte d'Appello Federale.

Qualcuno potrebbe insinuare che questa presunta inspiegabilità può essere chiarita pensando agli interessi di qualche lobby, la quale ha solo da guadagnare dalla presenza dei brevetti sul software; ma si tratta di un altro discorso.

A ogni modo, è per questi motivi che l'affare Bilski diventa così importante: se la Corte riconoscesse la non brevettabilità di quel metodo, lo stesso discorso si potrebbe fare per il software, a esso equiparato in quanto "algoritmo di elaborazione delle informazioni con un'insignificante attività successiva alla soluzione", secondo la definizione della Corte Suprema.

In parole povere, sarebbe come dire che non si possono brevettare le idee, ma solo le loro applicazioni pratiche. E il software, gli algoritmi, rientrerebbero nella categoria "idee".

Secondo Dennis Crouch, un professore della Scuola di Legge del Missouri, la questione "ha il potenziale di eliminare un'intera categoria di brevetti", quella dei cosiddetti "business method patents": quei brevetti che coprono nuovi metodi di fare affari. Tra questi rientra, per esempio, il sistema di pagamento OneClick di Amazon.

Altri esperti, invece, non sono così ottimisti: "La definizione di un brevetto sui metodi di business finisce sempre per essere circolare. Non si può bandire per davvero qualcosa finché non lo si può definire, e nessuno ha offerto una definizione che si possa usare".

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Commenti all'articolo (4)

certo, questo è assolutamente vero. Addirittura avrebbero brevettato l'idea di un giro intorno alla luna[/url] ovvero non un mezzo o una tecnologia di recupero (che avrebbe senso) ma l'idea di far seguire una certa procedura... Altri invece vogliono brevettare l'idea di [url=http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=7307]come... Leggi tutto
14-4-2008 14:06

@ioSOLOio: credo che in questo caso si voglia affermare che un algoritmo, in quanto "idea", non sia brevettabile. "Office" non è un algoritmo: è un'insieme di algoritmi tenuti insieme da altro codice e il tutto è un programma per la soluzione di problemi. Io potrei usare gli stessi algoritmi, disporli in maniera... Leggi tutto
11-4-2008 17:55

però non mi è chiaro cosa si intenda per software. Ovvero, se io creo un applicativo (che partirà da una idea, che contiene in se lo sviluppo di quella idea, del lavoro di programmazione, ecc.ecc.) questo è un software ma non la vedo solo come una "idea". Insomma, capisco che il confine è davvero molto labile e si fa presto a... Leggi tutto
11-4-2008 13:56

Era ora! Speriamo bene ... Leggi tutto
11-4-2008 11:09

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