Dati medici, fiscali, bancari e personali: è tutto online

Accade nella contea di Riverside, in California.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-05-2008]

La diffusione in Internet dei redditi degli italiani ha sollevato nei giorni scorsi un prevedibile e voluminoso polverone. Chissà che cosa sarebbe successo se, oltre alle informazioni fiscali, fossero apparse anche quelle mediche, bancarie e generalmente personali - altrimenti dette "sensibili".

La Corte Superiore della Contea di Riverside, in California, ospita infatti sul proprio sito web - e dunque li rende accessibili a tutti - proprio dati di questo genere, secondo quanto denunciato dall'avvocato Betty Ostergren, specializzata in questioni che riguardano la privacy.

Il sito Computerworld ha provato a fare delle ricerche sul sito della Corte usando i numeri dei casi forniti dall'avvocato: ha trovato documenti che mostravano informazioni personali esposte potenzialmente all'attenzione di tutti.

Non è tuttavia necessario conoscere i codici dei casi discussi nella Corte per poter entrare in possesso delle informazioni: è sufficiente usare come chiave di ricerca dei nomi casuali: "Una volta capito il funzionamento, è facilissimo per chiunque abbia mezzo cervello", ha detto Ostergren.

"Ho scaricato tonnellate di informazioni mediche, date di nascita, segnalazioni di tentati suicidi e informazioni riservate della polizia" ha continuato l'avvocato.

Il personale della Corte, ovviamente, non è all'oscuro di tutto ciò; c'è infatti anche la segnalazione di un individuo anonimo, noto come Privacy Pete, ha tentato inutilmente per due mesi di far rimuovere i propri dati.

A ogni modo, una volta informati della cosa, gli impiegati del tribunale hanno cercato di compiere le stesse ricerche di Computerworld e dell'avvocato Ostergren, ma senza trovare alcun dato sensibile. Quindi il problema non esiste. Privacy Pete ha probabilmente trovato quelle cinque pagine - su venti milioni - che contenevano dati personali, ma non ce ne sono altri, dicono. E, quand'anche ci fossero, "sarebbe come trovare un ago in un pagliaio".

Sembra proprio, insomma, che l'intera questione venga pesantemente sottovalutata. Inoltre, tutto è stato fatto a norma di legge: la Corte ha la facoltà di pubblicare i documenti relativi ai casi civili. "Ciò che sta avvenendo qui", ha detto Gary Whitehead, capo del dipartimento IT, "è che questi documenti sono stati archiviati insieme ai casi civili senza che i dati personali siano stati rimossi". Solo uno spiacevole errore, dunque, per il quale non è il caso di allarmarsi più di tanto.

Betty Ostergren, però, non si arrende: se necessario, contatterà tutte le persone della Contea di Riverside i cui dati personali sono stati resi pubblici.

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