La disavventura di un lettore che con Alice 7 mega viaggia a... 0,3 mega.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-06-2008]
Tra le numerose segnalazioni di disservizi Adsl pervenute in redazione, vale la pena di segnalare questa. Vi invitiamo a esprimere il vostro parere nel forum dei commenti in calce all'articolo e a raccontare la vostra esperienza.
Alla fine di gennaio del 2008 ho stipulato un contratto ALICE 7mega. Nei primi due mesi la velocità media di navigazione è sempre stata oltre i 3,500 Mb, un valore sempre comunque superiore ad almeno il 50 % della velocità massima nominale tanto sbandierata nelle proposte commerciali.Dalla fine di marzo 2008 la velocità media è crollata a valori medi compresi tra i 200 ed i 500 kbps.
Ad oggi sono state aperte ben 8 segnalazioni al 187 per manifestare il disagio per un servizio che costa molto caro in proporzione alle prestazioni rese. Tutte le precedenti segnalazioni sono state chiuse dal servizio tecnico, senza peraltro aver mai ripristinato condizioni accettabili del servizio, tanto meno quelle originali.
Tutti i tecnici intervenuti telefonicamente o in loco hanno convenuto che i rilievi effettuati confermavano le gravi problematiche di navigazione legate a valori di velocità incompatibili con il servizio ADSL , in alcune occasioni addirittura con valori di download prossimi ad essere inferiori a quelli di upload...
Nel corso dell'ultimo intervento in loco, dopo le verifiche all'impianto domestico, il tecnico Telecom ha provveduto ad effettuare un collegamento del mio PC direttamente alla piastra della loro centrale, ove, dopo aver registrato le medesime condizioni di navigazione, nell'ordine dei 0,300 Mb , ha constatato che il problema risulta a monte della stessa.
Ho inoltrato una formale protesta con richiesta di rimborso parziale del canone alla Telecom la quale si appella all'articolo 5 delle Condizioni Contrattuali del servizio ADSL, secondo cui "la velocità di navigazione riportata nel contratto è puramente indicativa".
Ritengo comunque che la presenza di un articolo capestro non solleva la Telecom Italia S.p.A. dagli obblighi di fornitura di un servizio che possa esser chiamato tale e che tale non è a detta anche dei suoi stessi tecnici. Voi cosa ne pensate?
Giorgio Deidda
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