Nasa Learning Technologies ha lanciato un bando per lo sviluppo di un videogioco online multiplayer, a scopo di istruzione e formazione nelle materie scientifiche.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-06-2008]
E' possibile apprendere attraverso il gioco? La risposta sembra ovvia, addirittura c'è chi sostiene che il gioco è il modo reale previsto dalla natura per l'apprendimento degli esseri intelligenti, e che l'uomo, con il modello dell'apprendimento coatto, stia cercando di forzare il modello naturale con scarso successo.
La questione è aperta e c'è grande fermento stimolato da due fattori: le nuove tecnologie che permettono di sviluppare nuove forme di "learning" e il preoccupante fenomeno del calo degli indici di performance nelle materie matematiche e scientifiche in tutti i paesi occidentali.
Nel febbraio scorso si è conclusa la prima fase di un bando internazionale aperto da Nasa Learning Technologies per lo sviluppo di un MMOG (massively multiplayer online game) a scopo di istruzione e formazione incentrato sulle materie scientifiche (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).
Da un sondaggio commissionato da Nasa è emerso che dall'80% al 90% di famiglie (intervistate negli Stati Uniti) credono nell'utilizzo del videogame come strumento educativo e già molte università hanno avviato progetti per gli studenti; Nasa Learning Technologies, decisa a percorrere questa strada, propone di ispirarsi a giochi online come World of worldcraft, City of Heroes, Star War Galaxies, Lord of Rings ed altri gochi online di tipo Mmorpg che hanno dimostrato di saper coinvolgere milioni di giocatori.
Ringraziamo per la segnalazione Maurizio Fionda, esperto di email marketing e amministratore delegato di Diennea, che ha dichiarato a Zeus News: "Mosso dalla passione per l'argomento, ho presentato un progetto insieme a Rodney P. Riegle, professore di educazione alla Illinois State University. Con sorpresa siamo poi stati invitati a un workshop a Washington".
Prosegue Fionda: "In questa occasione abbiamo avuto modo di presentare in maniera approfondita il nostro progetto, che doveva rispondere a otto quesiti posti dalla Nasa. In particolare abbiamo studiato una "game logic" che innesta il processo di apprendimento all'interno dello schema già utilizzato dagli MMORPG (Massively Multiplayer Online Role-Playing Game) di successo. Inoltre per la Nasa sono rilevanti l'interazione dell'uomo con la fisica in spazi alieni, come la Luna e Marte, e la gestione di automi utilizzati nelle missioni spaziali."
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