Un muro che serve non per dividere ma per comunicare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-12-2008]
Un muro, oltre a quello tristemente noto di Berlino, è da sempre anche una superficie su cui scrivere, imprimere "qualcosa", purtroppo spesso anche imbrattando con proclami di ogni genere o scopiazzate scritte "3mSc" o sino ai più colorati graffiti.
In epoca romana esistevano gli acta diurna, una sorta di gazzetta dei giorni nostri, dove venivano riportate notizie e eventi cittadini. In Cina più recentemente i Dazibao, sorta di manifesto murale scritto solitamente a mano in ampi caratteri e di contenuti spesso politici.
Oggi, declinazione di "presente futuribile", a Helsinki c'è il CityWall. Si tratta di un grande display, installato in una zona centrale della città finlandese, che presenta funzionalità multitouch e visualizzazione di oggetti 3D.
Questa prima installazione, con una tecnologia pensata appositamente per permettere l'interazione simultanea multi-utente, ha dimensioni contenute in circa 2 metri e mezzo; lo sviluppo attuale dei materiali permetterebbe già dimensioni più importanti, sino a 16 metri.
Oltre al semplice utilizzo ludico dei passanti o quello meramente commerciale della pubblicità, ci potrebbero essere utilizzi ben più sociali quali avvisi di pubblica utilità, notizie mirate sul luogo dell'installazione, annunci e foto per ricerche di persone smarrite e tutto quanto può passare per una bacheca pubblica fortemente interattiva.
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