Il datacenter a energia solare

Alimentare i datacenter tramite pannelli fotovoltaici è possibile, a patto di aumentare drasticamente l'efficienza di questi ultimi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-01-2009]

Intel datacenter a energia solare Nuovo Mexico

I datacenter sono strutture affamate di elettricità: alimentare i server custoditi all'interno e mantenere bassa la temperatura sono compiti che comportano un notevole consumo di energie, con conseguenze immaginabili sia sull'ambiente (a seconda delle fonti che producono l'energia utilizzata) sia sul portafogli.

Partendo da queste considerazioni Intel sta studiando nuove strategie per rifornire dell'elettricità necessaria le proprie strutture: una di quelle già in fase di test sfrutta l'energia solare.

A Rio Rancho, nel Nuovo Messico, l'azienda ha installato 64 pannelli solari (prodotti da Sharp) per generare 10 kilowatt di elettricità: si tratta di una minima frazione dell'energia necessaria, ma secondo Marty Sedler, direttore delle infrastrutture di Intel, "potenzialmente può aprire la strada a un programma solare più aggressivo".

La struttura realizzata da Intel non è un datacenter tradizionale, ma un datacenter container, che richiede meno energia rispetto alle soluzioni normalmente adottate. Il problema è che il fotovoltaico non sembra sufficiente per alimentare tutti i server.

Per generare un solo megawatt serve un'installazione di pannelli grande più di 9.000 metri quadrati. Inoltre, l'energia solare è costosa: negli Stati Uniti, dove la corrente prodotta con metodi tradizionali ha un costo compreso tra i 5 e i 13 centesimi di dollari per kilowatt, l'energia elettrica che arriva dal Sole costa tra i 25 e i 30 centesimi al kilowatt.

Quello di Intel è dunque solo il primo di una serie di esperimenti che richiederanno un miglioramento deciso dell'efficienza dei pannelli fotovoltaici se l'obiettivo è alimentare un intero datacenter con energia pulita.

Ad aiutare nella realizzazione di questo progetto c'è un altro test condotto da Intel. Per 10 mesi la società ha suddiviso in due parti un datacenter (pieno di server di produzione) sito nel Nuovo Mexico: una metà è stata raffreddata tramite condizionatori; l'altra, invece, usando l'aria esterna.

Il risultato è stato sorprendente: la parte raffreddata con l'aria esterna ha avuto un tasso di malfunzionamenti superiore solo dello 0,6% rispetto al datacenter principale di Intel, mentre l'umidità all'interno variava tra i 4% e il 90% e uno strato di polvere si depositava sui server protetti solo da un filtro "casalingo".

Adottare quest'ultima soluzione - stima Intel - si tradurrebbe in un risparmio di 2,87 milioni di dollari all'anno per un datacenter da 10 megawatt, con una riduzione del consumo di energia pari al 74%.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

{Eolo}
Tecnologie combinate Leggi tutto
22-1-2009 12:10

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Dove guardi le tue serie Tv preferite?
Alla TV
Sul PC
Sul tablet
Sullo smartphone

Mostra i risultati (2646 voti)
Ottobre 2025
Windows 11 blocca anteprime dei file scaricati da Internet: serve a mitigare rischi di sicurezza
Internet delle cose, dobbiamo abituarci alla morte
WhatsApp, arrivano i nomi utente: presto sarà possibile prenotare quello preferito
Guida autonoma in 60 città italiane: Italia primo laboratorio europeo per i test
Infotainment in auto, nuove regole: i veicoli smart dovranno avere un'autoradio FM/DAB+
Mozilla introduce Firefox VPN: navigazione cifrata nel browser. Privata e gratuita
Windows 11 25H2: debutta il menu Start con layout dinamico e integrazione con lo smartphone
DAZN chiede 500 euro di risarcimento a 2000 utenti già multati per pirateria. E minaccia cause
Energia elettrica: il prezzo cambia ogni 15 minuti. Fasce orario stravolte, la sera costa di più
Clothoff bloccata in Italia: il Garante Privacy ferma l'app che spoglia le persone con la IA
Open Printer, stampante inkjet open source. Cartucce ricaricabili, design modulare e niente DRM
Amazon Prime elimina la prova gratuita in Italia: i giorni di test passano da 30 a 7. E si pagano
Settembre 2025
SPID a pagamento, l'era gratuita è finita: le Poste introducono un canone annuale
YouTube ammette: "Obbligati dall'amministrazione Biden a sospendere certi canali"
Commodore 64 Ultimate convince: boom di vendite, acquisizione anticipata
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 24 ottobre


web metrics