La pubblicità di suonerie e loghi è spesso ingannevole, poiché definisce gratuiti servizi che invece costano caro. Per i troppo furbi arriva la stangata dell'autorità antitrust.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-03-2009]
Dopo le multe inflitte ai gestori telefonici dall'Autorità per le Comunicazioni, ora è l'Antitrust a sanzionare gli stessi soggetti e altre società per aver intrapreso pratiche commerciali scorrette.
Motivo principale delle multe inflitte sono gli spot e i siti confezionati per rendere appetibili loghi e suonerie: facendo intendere che i prodotti siano gratuiti, queste società non informano correttamente gli utenti, che per lo più sono adolescenti.
I servizi sono erogati essenzialmente attraverso numerazioni inizianti per 48xxx, che prevedono addebiti tanto consistenti quanto tenuti nascosti; inoltre è ugualmente poco chiaro il fatto che, richiedendo il servizio, si attivi un abbonamento anziché scaricare una singola suoneria (o un singolo logo).
La decisione di sanzionare i comportamenti delle società fornitrici di servizi e degli operatori - colpiti per aver autorizzato i messaggi ingannevoli, avendo interessi economici nell'offerta - non deve però far pensare che il problema si risolva qui.
Non è la prima volta che l'Autorità per la concorrenza interviene in questo campo, eppure le scorrettezze continuano.
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