Il Digital Divide colpisce l'Africa che rischia di essere il grande assente nella Net Society e nonostante questo le iniziative fervono.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-12-2002]
Lo scorso anno il numero degli abbonati ad Internet in Africa è aumentato del 30%. Circa 6,7 milioni di africani hanno utilizzato Internet, con un aumento del 46% rispetto al 2000. Sono dati importanti ma che segnalano comunque che il cosiddetto "digital divide" penalizza ancora troppo questo continente. I cybernauti africani sono solo uno ogni 118 abitanti se si escludono però ben 5 paesi africani: Sudafrica, Egitto, Kenya, Marocco e Tunisia; questi ultimi da soli comprendono infatti la maggioranza degli utenti.
A conti fatti dunque solo un africano ogni 440 ha accesso ad Internet (i dati provengono dalla Unctad: United Nations Conference on Trade and Development). Per dare un'idea del "digital divide" basta ricordare che il 45% dei giapponesi ha accesso ad Internet, come il 51% dei sud-coreani, come il quasi 40% degli inglesi. Sempre secondo la Unctad il commercio elettronico B2B (business to business), nel 2001 - senza considerare il Sudafrica- era praticamente assente in Africa.
Nonostante questo il Web africano è una realtà viva ed in continua crescita: basta andare a Zebra, The Black & White Search Engine, il più importante motore di ricerca specializzato per siti africani, per rendersene conto. Anche le religioni tradizionali africane hanno un loro portale estremamente ricco e ben documentato: African Traditional Religion.
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