Free software e agricoltura biologica a confronto in un convegno a Milano sabato 10 maggio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-04-2003]
Per la prima volta le esperienze del free software, della produzione agricola biologica, del commercio equo e solidale si confrontano e riflettono su un possibile orizzonte comune di analisi e di iniziativa.
Sabato 10 maggio a Milano, presso il teatro Franco Parenti (via Pier Lombardo, 14), con inizio alle ore 9, si terrà un convegno dal titolo: "Condividi la conoscenza. Gli alfabeti come bene universale".
L'incontro prevede per il mattino gruppi di lavoro che concentreranno la loro attenzione sui temi: terra, Rete, corpo. Nel pomeriggio (14.30 - 18.30) saranno presenti Stefano Rodotà (Garante per la privacy), Manuel Castells (sociologo ed esperto della Rete), Vittorio Agnoletto (leader del movimento No Global), Carlo Formenti (direttore della webzine Quinto Stato), Obadias Batista Garcia, (rappresentante delle comunità indigene del Brasile), Fiorello Cortiana (Senatore dei Verdi), Arturo Di Corinto (esperto di Hacktivism) e altri ancora.
Il sociologo americano J. Rifkin ha affermato: "Se si permette a un certo numero di aziende impegnate nel settore delle scienze della vita di controllare il patrimonio genetico della nostra evoluzione, dai microrganismi fino ad arrivare agli esseri umani, ci risveglieremo, nel XXI secolo, in cui alcune aziende monopolizzeranno il mercato biologico della vita stessa." (J. Rifkin, Il secolo Biotech)
Le multinazionali dell'agricoltura e dell'informatica hanno dunque in comune l'utilizzo del sistema di brevettazione, come strumento per definire situazioni di monopolio, per fidelizzare il cliente rendendolo dipendente. Contro questi monopoli si schierano gli agricoltori come gli utilizzatori di software, aprendo contenziosi giuridici e conflitti sociali e politici.
Il rifiuto non è nei confronti del sistema dei brevetti in quanto tale, ma nei confronti del tentativo di utilizzarlo con lo scopo di rendere proprietari gli alfabeti (che siano algoritmi o codici genetici) - riducendo la stessa libertà di conoscenza e di comunicazione - invece che per tutelare i prodotti.
Lo scopo di un nuovo movimento potrà essere quindi quello di far condividere al maggior numero di persone la disponibilità degli alfabeti, inserendo anche un diritto in questo senso nella Carta Costituzionale Europea che la Convenzione Europea dovrà sottoporre ai Paesi membri.
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