Continua l'attacco a Wikileaks

Dopo le accuse di stupro rivolte al responsabile, Julian Assange, il Wall Street Journal monta il caso dei finanziamenti misteriosi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-08-2010]

Julian Assange Wikileaks finanziamenti Germania

Wikileaks, il sito che pubblica materiale riservato ultimamente responsabile della diffusione di notizie sulla missione in Afghanistan, non ha mai avuto vita semplice: la sua stessa esistenza non è gradita da chi produce quei documenti riservati che il sito rende noti.

Ultimamente però ci sono alcune coincidenze che, osservate da un certo punto di vista, sembrano quasi andare a costituire un attacco proprio contro Wikileaks.

La prima mossa è stata fatta da due donne svedesi che hanno denunciato per stupro Julian Assange, portavoce e responsabile di Wikileaks. La notizia ha immediatamente attraversato la Rete inquinando l'immagine "romantica" che vede Assange lottare contro le forze che vogliono nascondere la verità.

Nel giro di poche ore, tuttavia, le accuse sono state archiviate: il giudice che si è occupato del caso le ha definite troppo generiche e prive di prove. Si è così rafforzato il sospetto che l'intera vicenda fosse stata montata per versare un po' di fango gratuito su Assange e, di riflesso su Wikileaks.

L'ultimo episodio nasce invece da un articolo del Wall Street Journal, che si chiede in che modo il sito riesca a racimolare le ingenti somme necessarie al suo funzionamento (si parla di circa 200.000 dollari all'anno per il mantenimento dei server e degli archivi).

L'accusa, neanche troppo velata, è che la trasparenza che Wikileaks sbandiera quando si tratta dei documenti altrui improvvisamente svanisca quando la questione riguarda i propri conti.

Riporta il Wall Street Journal che, al di là delle donazioni volontarie (che si possono indirizzare a una fondazione tedesca, la Wau Holland), il grosso dei finanziamenti deriva da quelli che Assange ha definito "contatti personali" di persone con ampie disponibilità economiche e che hanno deciso di finanziare anonimamente il sito.

Wikileaks a causa della propria attività si trova in una situazione oggettivamente ambigua: lo stesso Assange ammette che il sito è registrato "come una biblioteca in Australia, come una fondazione in Francia, come un giornale in Svezia" e si finanzia attraverso un elaborato sistema che garantisce l'anonimato ai sostenitori.

L'intera vicenda non ha fatto altro che sollevare sulla correttezza delle operazioni di Wikileaks ulteriori sospetti i quali, capitando subito dopo che si è sgonfiato il caso relativo alle accuse infondate rivolte al responsabile, sembrano costituire qualcosa di più di una coincidenza.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

Però anch'io sarei curioso di sapere da dove si finanzia l'organizzazione ... capisco però che i privati finanziatori vogliano rstare sconosciuti ai più ... :old:
25-8-2010 16:19

Purtroppo il povero Assange è diventato un personaggio troppo scomodo e quindi deve essere ricondotto al silenzio, con qualunque mezzo e a qualunque costo: questa è la democrazia di cui tanto ci vantiamo, questa la civiltà che presumiamo di esportare... :twisted:
25-8-2010 11:31

{Fritzotto}
Tutte le volte che leggo simili notizie mi "arrabbio". Un motivo è costituito dal fatto in se' del cercare di infangare il prossimo con manovre meschine, e questo indipendentemente se sono o no d'accordo con le idee di questo "prossimo". Un altro motivo è che cercano di manipolarmi per usarmi come "argomento di... Leggi tutto
25-8-2010 09:39

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Qual è la più grande inquietudine che hai a casa e che la domotica potrebbe risolvere?
Sentirsi insicuri in casa quando si è lì da soli.
Che le persone lascino le luci accese quando non serve.
Dimenticarsi se le porte sono state chiuse a chiave o se le finestre sono state chiuse a dovere.
Familiari anziani non autosufficienti quando in casa sono soli.
Preoccuparsi della sicurezza quando siamo lontani.
Perdere tempo a girare per casa ad accendere o spegnere le luci.
Preoccuparsi che le attrezzature della cucina (per esempio il forno) siano state lasciate accese accidentalmente.
Preoccuparsi che la casa sembri vuota quando siamo lontani.
Possibili incidenti nelle zone della casa che non sono adeguatamente illuminate durante la notte.
La casa è troppo calda o troppo fredda per il dovuto comfort.

Mostra i risultati (1162 voti)
Luglio 2025
Bollette gonfiate, le strategie illecite. Scandalo energetico in Italia
Eliza colpisce ancora
Fuga da Windows: in tre anni ha perso 400 milioni di utenti. Preferiti Android, Mac e Linux
Giugno 2025
Windows 10, aggiornamenti gratuiti per tutti. Ma ci sono requisiti da rispettare
Addio, vecchia carta d'identità: è obbligatorio passare alla CIE entro agosto 2026
16 miliardi di nomi utente e password finiscono online: coinvolti anche Facebook, Google e Apple
Tracciamento delle notifiche: ultima frontiera
Amazon stringe sui resi: la finestra scende da 30 a 14 giorni
Passare a Windows 11 è più semplice con Windows Migration. La fine di Windows 10 è già arrivata
WhatsApp, ecco perché stai ricevendo un messaggio che ti chiede di aggiungere l'indirizzo email
Richiamati oltre un milione di power bank: potrebbero surriscaldarsi fino a prendere fuoco
La Danimarca lascerà Windows e Microsoft Office, passando a Linux e LibreOffice
La macchina del caffè che fa a meno del serbatoio: estrae l'acqua dall'umidità dell'aria
In realtà i produttori fanno un favore agli utenti!
Il DNS europeo che promette di tutelare i dati personali
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 5 luglio


web metrics