Il mondo deve sapere cosa succede nei call center

Michela Murgia, autrice del libro che ha ispirato il film di Virzì con Sabrina Ferilli, ci racconta cosa accade nei call center e perché il mondo debba saperlo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-08-2007]

Michela Murgia è una giovane scrittrice sarda che, dopo gli studi in teologia, ha trascorso un'esperienza di lavoro precario in un call center.

La Murgia ha messo a frutto tale esperienza per scrivere un bel libro di successo: Il mondo deve sapere, ambientato proprio in questo mondo così emblematico del lavoro contemporaneo.

Dal libro di Michela Murgia è stato tratto un film del noto regista Paolo Virzì, dal titolo Tutta la vita davanti, presentato in questi giorni e che uscirà in autunno. Tra i protagonisti c'è Sabrina Ferilli nella parte della supervisor del call center, Massimo Ghini nel ruolo del supervenditore, Valerio Mastrandrea nella parte di un sindacalista.

Abbiamo posto alla Murgia alcune domande sul rapporto tra il libro e il film e sul suo prossimo impegno letterario e politico.

ZN: Spesso gli autori non sono contenti della trasposizione cinematografica delle loro opere letterarie. C'è questo rischio anche per te?

Michela Murgia: "Ho collaborato alla stesura del soggetto del film insieme agli sceneggiatori. Anche se Virzì ha attinto a piene mani dal contesto e si è fatto ispirare dal mio approccio ironico, il film non è una trasposizione del romanzo. Confido comunque nelle capacità di Paolo di non farne semplicemente una commedia assolutoria, dove ogni traccia dell'indignazione che c'era nel mio libro sparisca nel coro malinconico del mal comune".

ZN: Sei coinvolta in qualche modo nel film? Ti saresti aspettata che la tua esperienza diventasse un film di registi e attori di successo?

Michela Murgia: "Il fatto che ne abbiano tratto un'opera cinematografica non mi coinvolge più di tanto sul piano emotivo: per me è molto più importante sapere che quando uscirà il film avrò già in libreria altri due titoli. Non è il cinema l'ambito in cui voglio spendermi".

ZN: Nel film, Valerio Mastrandrea sarà un sindacalista della Cgil che cerca di organizzare i lavoratori del call center, ma nel tuo libro il sindacato non aveva un grande ruolo.

Michela Murgia: "Nel mio libro il sindacato non ha ruolo perchè i sindacati non sanno nemmeno che esistono posti come quello che ho raccontato io. Quei call center sono strutturati in modo da essere invisibili e inavvicinabili, cambiano sede e ragione sociale una volta all'anno per sparire e non hanno dipendenti a contratto stabile che possano fungere da grimaldello per iniziare trattative a braccio di ferro".

"Sono posti pieni di gente che ha solo da perdere ad alzare la testa dalla scrivania per domandare un diritto, specie considerando che con la legge Biagi il concetto di diritto è cambiato molto. Il sindacato può avere un futuro in posti come i call center solo se modifica strutturalmente l'approccio, non più adatto a contesti dove le regole ormai sono altre, senza rinunciare a combattere perchè le regole cambino".

ZN: Nei tuoi prossimi lavori affronterei ancora le tematiche della condizione del lavoro contemporaneo? Sembra che la letteratura italiana sia stata abbastanza refrattaria a raccontare questi temi.

Michela Murgia: "La letteratura italiana ha in parte riscoperto il filone del lavoro come tema di narrazione, ma ritengo che ancora troppi usino il mondo del lavoro come location, più che come cuore delle loro storie. Credo dipenda dalla forza potenzialmente eversiva del tema, che rende molto difficile per l'autore prendere le distanze da quello che scrive. Narrare di lavoro e farlo in modo critico è un atto destabilizzante di grande valenza politica, devi assumertene le conseguenze ed è difficile farlo restando intellettuali nella torre d'avorio".

ZN: Per non parlare del cinema...

Michela Murgia: "Il cinema italiano non ha riscatto, è basso di soffitto; i produttori non finanziano le poche idee coraggiose, a meno che non siano ambientate in un liceo romano all'ultimo anno e disinnescate da qualunque contenuto sociale potenzialmente critico. Con le dovute eccezioni, naturalmente".

ZN: Hai accettato di presidere il Comitato promotore della candidatura del giovane blogger Mario Adinolfi a leader del Partito Democratico per fare uscire i giovani dall'invisibilità anche politica.

Michela Mugia: "Fuori dai luoghi comuni, non sostengo Mario Adinolfi per ragioni anagrafiche, anche perchè ha 35 anni come me, e siamo adulti entrambi. Ho scelto di sostenerlo in prima persona perchè condivido il suo programma, semplice e riassunto nello slogan Cento-Due-Zero".

ZN: Perché questo impegno politico?

Michela Mugia: "L'impegno politico non ha un perché a sè stante, è figlio del mio approccio al mondo, partecipativo e critico, disposto a spendersi se trova una idea per cui farlo possa valere la pena. Non sono mai stata nè scettica nè disillusa in ambito sociale, per me la politica è la forma più alta di amicizia civica e mi stupisco sempre quando qualcuno non si sente coinvolto dalle dinamiche che poi lo riguarderanno e gli indirizzeranno la vita. Il Mondo deve sapere era un libro molto politico in questo senso e la scelta di sostenere un candidato vicino a tematiche di cui ho scritto con passione è la più naturale per me.

ZN: Raccontaci qualcosa dei tuoi lavori in uscita a breve.

Michela Murgia: "Il mio prossimo libro con loro toccherà un tema scottante come l'eutanasia volontaria, narrando di una figura che nell'entroterra sardo fino agli anni 50 sembrava avesse il compito di porre fine ai moribondi su loro richiesta. Per Einaudi scriverò un viaggio narrativo nella Sardegna che più conosco e amo, attraverso i suoi miti e le sue storie tramandate; un tema lontano dal lavoro, ma molto vicino alla mia identità."

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (2)

Passi per i sindacati che potrebbero anche sparire che i lavoratori ne avrebbero solo da guadagnare ma, mai sentito parlare di muratori, boscaioli, contadini, operai tessili, autoespurghi, addetti ai forni, addetti ai filatoi, addetti all'asfalto. I call center li possono chiudere quando voglio senza sta gente che tien su la baracca e... Leggi tutto
16-8-2007 20:33

{Don Abbondio}
Cosa succede nei call center non è descrivibile Leggi tutto
8-8-2007 07:35

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Cosa pensi della domotica?
Se ne parla da almeno dieci anni ma di applicazioni pratiche ne ho viste ben poche.
I prodotti disponibili sono troppo costosi, non hanno mercato.
E' il futuro ma qualcosa si vede già oggi.
Si possono ottenere dei discreti risultati senza svenarsi: basta la propensione al "fai da te" e un po' di hacking.
Prima che io finisca di rispondere a questo sondaggio... il frigorifero avrà fatto la spesa on line da solo e il forno avrà deciso la mia cena sulla base dei miei gusti e degli ingredienti che ho in casa, mentre sullo smartphone mi sarà apparsa l'immagine di un venditore di aspirapolveri che ha appena suonato al citofono. Ma ovviamente a pulire i pavimenti ci pensa il robottino.

Mostra i risultati (1649 voti)
Aprile 2024
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Permainformatica
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 20 aprile


web metrics