Dopo l'apocalisse dei mercati finanziari, gli aiuti di Stato non sono più tabù.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-10-2008]
Per Mario Valducci (presidente della commissione Trasporti della Camera ed esponente di Forza Italia tra i più vicini a Silvio Berlusconi) dovrebbe sorgere una società nazionale per la gestione delle Reti di Tlc: quella Telecom ma anche quella Fastweb (che già stanno collaborando) e poi quella delle Poste e dell'Enel, che già il sottosegretario alle Comunicazioni Mario Romani ha coinvolto insieme a Telecom in un gruppo di lavoro per la Rete di Nuova Generazione. A una società per la Rete anche lo Stato potrebbe partecipare con propri capitali.
Un'operazione del genere prevederebbe uno spin-off della Rete Telecom, difficile da affrontare in un momento di grave crisi finanziaria che sconsiglia questo genere di operazioni; nel contempo, per il governo Berlusconi, che tanto si è speso per l'italianità di Alitalia, diventa impellente l'esigenza di blindare il controllo di Telecom Italia, oggi esposta a Opa straniere dopo le fortissime perdite del titolo di questi giorni.
La banca più esposta con il debito Telecom è proprio Unicredit, la più colpita dallo tsunami delle Borse. Unicredit è la banca che più ha l'esigenza di una ricapitalizzazione: a questo punto è indifferente se azioni Telecom Italia saranno acquisite direttamente dallo Stato o se Unicredit non le venderà più in seguito a una ricapitalizzazione in cui lo Stato sia presente.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
cisco