Secondo i medici cinesi si tratta di una dipendenza pari a quella dagli stupefacenti; anche in America sorgono le stesse preoccupazioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-11-2008]
Chi passa almeno sei ore al giorno collegato a Internet e mostra sintomi come "irritabilità, difficoltà a concentrarsi o a dormire, stress fisico o mentale e lo strenuo desiderio di tornare online" potrebbe presto essere dichiarato "affetto da problemi clinici".
Secondo il dottor Tao Ran, dell'Ospedale Militare di Pechino, la "net addiction" o "dipendenza da Internet" è ormai diventata un problema medico, dal quale i malati devono essere "disintossicati".
I soggetti più problematici sono le persone dipendenti dai giochi online: nei paesi asiatici vanno infatti diffondendosi grandi sale in cui "centinaia di giocatori si sfidano per molti giorni di seguito", nonostante le regole che costringono a smettere dopo cinque ore.
Il fascino della vita online sarebbe aumentato, per i cinesi, dalla loro condizione di figli unici ai quali viene detto solo di studiare duramente, senza che alcuno s'interessi davvero ai loro bisogni.
Se il Ministero della Salute cinese pare intenzionato a dare ragione al dottor Tao e a dichiare una vera e propria malattia la "net addiction", in America condividono le stesse preoccupazioni.
Secono il dottor Jerald Block, psichiatra, le vittime di questa condizione patologica dimenticano perfino di mangiare e dormire e, se privati, del computer, manifestano "vere crisi d'astinenza".
"La loro relazione" - spiega Block - "è con il computer. Riversano ogni emozione che potrebbero provare nel mondo reale sui computer attraverso vari meccanismi: l'e-mail, il gioco, la pornografia".
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