Tassazione dei giganti della Rete, Net Neutrality e protezione del diritto d'autore sono i primi argomenti su cui il CNN consiglierà il governo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-04-2011]
"Ho voluto riunire diverse personalità competenti sull'Internet francese, per la maggior parte imprenditori, perché il governo possa avere una prospettiva interna al settore".
Sono queste le parole usate da Nicolas Sarkozy per presentare i 18 membri del neonato Conseil National du Numérique (Consiglio Nazionale per il Digitale - CNN) che si è riunito per la prima volta lo scorso 27 aprile.
Ne fanno parte, come ha spiegato il presidente francese, rappresentanti di società le cui attività sono legate a Internet (come Rentabiliweb, Deezer, Owni, Alcatel-Lucent e via di seguito) ma anche rappresentanti degli operatori delle telecomunicazioni (SFR, France Telecom, Free e altri).
Gli argomenti su cui il CNN dovrà consigliare il governo sono già molti e sentiti come urgenti da Sarkozy: vanno dalla possibilità di tassare in Francia i giganti del web (come Google e Facebook) alla protezione dei diritti d'autore dal finanziamento delle start-up alla neutralità della Rete.
Durante la presentazione del CNN, il presidente francese ha anche accennato alla famigerata legge HADOPI, scritta allo scopo di proteggere il diritto d'autore ma finora rivelatasi sostanzialmente un fallimento.
"Questo strumento" - ha dichiarato Sarkozy - "non è mai stato un fine in sé ma una soluzione, imperfetta, trovata in un momento preciso della storia. Sono certamente pronto a una Hadopi 3 che porrà fine alla legge attuale... se mi proporrete una soluzione".
Una tale apertura nel rivedere una delle leggi più contestate eppure tanto volute dal capo di stato francese è un po' sorprendente e si accompagna a un'altra affermazione egualmente inaspettata poiché proveniente da un uomo che si è creato la fama di essere più inclinato a regolamentare rigidamente la Rete che non a valorizzarne la libertà: "La censura di Internet" - ha sostenuto - "o il suo blocco generalizzato è una violazione inaccettabile della libertà di espressione".
I primi commentatori francesi hanno però già fatto notare che un simile apparente cambio di rotta non deve apparire poi così strano: le elezioni presidenziali del 2012 sono ormai dietro l'angolo.
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