Uno studio sociologico basato sui tweet rivela che le persone sono più allegre al mattino e nei fine settimana.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-09-2011]
I 140 caratteri concessi da Twitter non sono certo molti: in un singolo messaggio è difficile dare forma a pensieri complessi, ma in compenso è molto facile esprimere in maniera sintetica il proprio umore.
Se poi si moltiplica ogni messaggio per il numero di post che un utente pubblica ogni giorno, e quest'ulteriore numero viene ancora moltiplicato per il numero di utenti - arrivando a qualcosa come 230 milioni di messaggi al giorno - ecco che si ha a disposizione un enorme serbatoio da cui è possibile estrarre, con un po' di lavoro, gli stati emotivi delle persone.
Ciò è esattamente quanto hanno fatto i sociologi Michael Macy e Scott Golder, della Cornell University, prendendo in esame 509 milioni di tweet inviati da 2,4 milioni di utenti di 84 Paesi in due anni.
«Abbiamo iniziato a prendere in considerazione il modo in cui gli umori si distribuiscono nel corso della giornata» ha spiegato Golder, entusiasta di questa nuova modalità di studio: «Non avevamo mai avuto la possibilità di misurare il comportamento in questo modo. Le tracce digitali dell'attività online ci permette di applicare le scienze sociali in un modo nuovo, e porre le domande che abbiamo sempre voluto porre: come funzionano le società nella loro interezza?».
Macy e Golder hanno così scoperto che gli utenti di Twitter sono di umore migliore al mattino, e progressivamente meno contenti con il passare delle ore; poi il loro umore migliora in serata. Le persone sono inoltre più felici nei fine settimana.
È interessante notare come questi dati valgano per tutti i Paesi, indipendentemente dai fattori culturale che influenzano la vita delle diverse persone.
Secondo i ricercatori, poi, l'umore è migliore se si ha la possibilità di passare una buona notte di sonno: non è l'attività lavorativa in sé che rende peggiori le giornate feriali, ma è la possibilità di non doversi alzare al suono della sveglia che rende più gradevoli quelle festive. Prova ne è il fatto che anche nei weekend l'umore peggiora durante la giornata.
Pur presentando con entusiasmo i dati raccolti, i due sociologi americani sanno bene che non è possibile generalizzare automaticamente quanto ricavato da Twitter: «Nonostante i milioni di utenti di Twitter abbiano fornito un campione molto più eterogeneo rispetto al ristretto numero di studenti usato nei laboratori di psicologia, sappiamo che l'accesso a Twitter è condizionato dall'età, dal reddito e dall'educazione».
«Ciò detto» - continua Macy - «le somiglianze che abbiamo individuato negli schemi, dall'Africa all'Australia al Regno Unito sino al Canada e agli USA e le somiglianze dei risultanti in culture diverse ci fanno pensare che i risultati siano fondati».
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