La privacy dei politici e quella degli altri

Il numero del cellulare di Mastella viene pubblicato su Internet e il ministro si inalbera; magari lo facesse quando viene violata la privacy dei semplici cittadini.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-08-2007]

Disegno di Mauro Biani (sestaluna.com)

Il numero telefonico del cellulare di Clemente Mastella, leader dell'Udr e ministro di Grazia e Giustizia è stato pubblicato da un sito internet: questo ha provocato le ire di Mastella che ha gridato, giustamente, alla violazione della privacy.

Da un punto di vista formale e legale, Mastella non ha assolutamente torto: come, chi e perché senza il suo consenso ha pubblicato un numero telefonico che doveva rimanere privato?

Peccato che milioni di italiani senza aver mai dato il consenso a nessuno ricevono ogni giorno decine di telefonate di operatori che vogliono vendere loro vini, carte di credito, Adsl, un nuovo gestore telefonico.

Per costoro, Mastella non si era mai arrabbiato; invece avrebbe dovuto farlo, visto che di mestiere fa il politico, il rappresentante di tutti, come parlamentare, nonché ministro della giustizia.

Mastella ha sempre rivendicato con orgoglio di appartenere al ceto politico della Prima Repubblica, con una certa spocchia rispetto ai nuovi politici che, spesso, si sono rivelati un'autentica delusione. Un rappresentante di tutto rispetto della Prima Repubblica era Remo Gaspari, capo assoluto della Dc abruzzese, votato da più della metà degli abruzzesi perché aveva riempito l'Abruzzo di caserme dei finanzieri e di guardie forestali, di scuole di formazione della Sip e perché aveva assunto decine di migliaia di abruzzesi alle Poste.

Zio Remo, inquisito un'unica e sola volta per aver usato un elicottero dell'antincendi per spostarsi per comizi, aveva certamente molti difetti ma anche un merito: il suo numero telefonico di casa era in elenco.

Allora non c'erano i telefonini se non nei film di James Bond, e chiunque gli poteva telefonare, a qualsiasi ora del giorno e della notte; spesso rispondeva personalmente lui con il suo tono di voce inconfondibile, un certo paternalismo ma anche una tranquilla disponibilità a colloquiare con chiunque, senza problemi.

Clemente, perché non sei anche tu come zio Remo, e ti lamenti così tanto se qualcuno ti telefona o ti scrive un messaggio?

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Pier Luigi Tolardo

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