Il decreto Gasparri toglie ogni potere a Comuni e Regioni in materia di autorizzazione per i siti degli impianti di telefonia mobile, accelera la realizzazione dell'Umts. Le Regioni sono sul piede di guerra contro questo provvedimento e l'imminente 'devolution' lo spazzerà via.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-11-2002]
La scorsa settimana Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia ed esponente di primo piano del Centrodestra ha depositato un ricorso davanti alla Corte Costituzionale (competente a dirimere i conflitti tra Stato e Regioni) contro il decreto del Ministro Gasparri, appartenente alla stessa coalizione politica, che espropria le Regioni e i Comuni dei poteri che avevano in materia di autorizzazione dei siti per gli impianti di telefonia mobile. Il Ministro Gasparri ha definito questa decisione della Regione Lombardia "ottusa e rozza", Formigoni gli ha risposto dandogli del fascista (il Ministro è di An), la contro-risposta del Ministro è stata una querela.
Sono diverse - e quasi tutte rette dal Centrodestra - le Regioni che intendono promuovere il ricorso contro il decreto mentre molte Amministrazioni Comunali, di ogni colore politico, chiedono alle proprie Giunte Regionali di depositare analoghi ricorsi avversi alla legge che permette ai gestori di telefonia mobile di scavalcare normative regionali e autorizzazioni comunali per l'installazione delle antenne per la rete Umts e non solo.
Grazie al decreto a poco varrebbero vincoli paesaggistici, norme contro l'elettrosmog, piani regolatori. Si tratta di un decreto tagliato troppo su misura degli interessi dei giganti vecchi e nuovi dei telefonini, unica tipologia di azienda che sembra girare senza problemi in Italia. Gasparri replica: "I gestori hanno pagato fior di quattrini per le licenze Umts e gli è dovuto". La parola fine al contenzioso la porrà il Governo stesso e Gasparri se non sarà contento potrà solo lasciarlo.
Con la devolution non si vede come il Governo centrale possa intervenire e sostituirsi ai Comuni e alle Regioni in materia di elettrosmog e autorizzazioni per i siti degli impianti. Il Governo farebbe bene invece, a costringere i gestori ad utilizzare gli stessi siti anziché moltiplicarli per quattro, come già sembrano voler fare, e come sarebbe più conveniente per gli stessi consumatori in un periodo che non è certamente segnato da una fase economica espansiva.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|