Basta poco per aggirare i sofisticati software di riconoscimento facciale che ormai si trovano ovunque. [VIDEO]
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-05-2012]
Le tecnologie per il riconoscimento facciale, che un tempo potevano passare per fantascienza, ormai sono di uso pressoché comune.
Si trovano in molti impianti di videosorveglianza, nelle fotocamere (per riconoscere i volti e facilitare l'inquadratura), ma anche nei televisori, nei sistemi operativi come Windows 8 e, naturalmente, sui social network come Facebook e Google+ (per facilitare il tagging delle foto).
Con una così capillare diffusione, restare nell'anonimato pare impossibile: la foto di un amico può finire su Facebook e in un attimo il software si occuperà di associarvi il nome. L'articolo continua qui sotto.
Tanto basta per evitare che un volto venga riconosciuto come tale: ad assicurarlo è l'artista tedesco Aram Bartholl il quale su F.A.T. lo propone quale metodo pratico anche per aggirare le numerose telecamere di sorveglianza che pullulano nel Regno Unito, sebbene aggirarsi per le strade di Londra con la testa piegata richieda un discreto allenamento ai muscoli del collo (e la capacità di sopportare gli sguardi interrogativi dei passanti).
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