I download di musica in mp3 e Napster

Le prospettive di chi cerca di imitare Napster, inseguendo il sogno del facile guadagno.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-10-2000]

Le riflessioni di www.profste.com

In passato ci siamo occupati più volte della vicenda Napster e sul destino della musica digitale. Oggi esce una delle prime vere grandi indagini in proposito che voi stessi ci avete segnalato e chiesto di commentare. Vi ringraziamo per le segnalazioni e iniziamo con i commenti e le riflessioni in merito.

Lo studio in questione è targato Pew Internet Project è davvero eccellente e completo e fa un quadro esauriente della situazione dei download di Mp3, prendendo come riferimento la realtà amenricana, dove d'altronde Napster è nato.

I risultati dello studio mostrano che:
- oltre il 20% dei navigatori Internet ha scaricato musica almeno una volta (oltre 20 milioni di americani).
- quasi il 70% di questi ha usato per questo Napster o Mp3.com, l'altro protagonista di innumerevoli cause e decisioni sfavorevoli dei giudici.
- più della metà di coloro che hanno scaricato musica hanno usato Napster.

Vediamo poi cosa hanno dichiarato questi "scaricatori di Mp3". Il primo risultato che deve far riflettere è che non si tratta di furto, almeno secondo il 78% degli scaricatori di musica, anche se si tratta di canzoni coperte da copyright. Dello stesso parere è la maggioranza di coloro che navigano il web (oltre il 50%). Il fatto che la musica sia protetta da copyright quindi non sembra preoccupare minimamente il 61% di coloro che scaricano musica da Internet. Parallelamente il 51% di coloro che preleva Mp3 dichiara che il più delle volte acquistano il CD corrispondente ai pezzi scaricati o almeno questo succede talvolta.

Questi numeri e risultati sono l'incubo delle notti dei grandi dell'industria discografica, che devono continuamente fare i conti con un fenomeno in atto, un po' come accadde ai tempi delle videocassette e videoregistratori. La differenza stavolta è che il problema è anche di quei siti che stanno cercando di vendere musica via download. In sostanza le armi di Napster sono i costi, la comodità e la vastissima selezione e nessuno dei siti che offre musica per download a pagamento (Emusic, Launch, Liquid Audio e molti altri) pare averlo capito.

Questi siti non sono pirata, tuttavia sono e restano lontani dal successo sperato. Perché? Oggi questi siti stanno cercando di far pagare prezzi simili a quelli dei CD per la musica scaricabile via Internet, con gli stessi tagli (spesso vengono proposti interi Album). Questa non è propriamente una mossa di successo. L'unico sito che intelligentemente offre la possibilità di acquistare la singola canzone e/o l'intero album è Emusic, gli altri si ostinano a proporre formati troppo impegnativi. Il successo di Napster è anche dovuto alla possibilità di scaricare singoli o canzoni isolate.

La mancanza di facilità nel raggiungere il download fa di questi siti un inferno dai quali fuggire, fatto di iscrizioni, form da riempire e quintali di dati da lasciare per arrivare alla canzone (comunque a pagamento). Provate a scaricare da Launch se non credete a queste parole.

Un altro punto dolente è la scarsità di catalogo. Questi siti arrivano al meglio a 100.000 titoli, che possono sembrare tanti, ma non avvicinano minimamente le dimensioni della musica disponibile su Napster. Basta avere gusti un minimo particolari, per restare delusi dalle ricerche di musica su questi siti. Infine spessisimo questi siti obbligano i propri utenti a scaricare musica nei loro formati (come il Liquid Audio) senza permettere l'uso di Mp3.

Insomma nessuno sembra aver compreso la chiave per giungere al tesoro nascosto nei gusti e nelle preferenze di decine di milioni di utenti Napster. Questo è per i grandi della musica un problema, dati gli ingenti investimenti e gli scarsi ritorni in proposito. Non sappiamo ancora chi vincerà la corsa alla musica online diventandone il re, dopo Napster e oltre Napster.

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