Recuperati i dati dei visitatori (anche italiani) senza rivolgersi alla magistratura, i dententori dei diritti pretendono un risarcimento direttamente da chi ha visto il filmato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-12-2013]
I filmati a luci rosse fanno male - ma non si tratta di un giudizio morale: fanno male al portafogli.
Nei giorni scorsi oltre 30.000 persone in Germania si sono viste recapitare una lettera di risarcimento. Il motivo? Avevano visualizzato video hard coperti d'autore tramite il sito RedTube.
Ogni lettera - spedita dalla svizzera The Archive - pretende un risarcimento di 250 euro per il copyright violato e crea problemi non solo dal punto di vista della legislazione sul diritto d'autore (come potevano sapere gli utenti che i filmati non erano in regola?) ma anche da quello della privacy.
Occorre infatti aggiungere che a quanto pare gli avvocati di Urman + Collegen, chiamati ad appurare le violazioni, non avrebbero ottenuto gli indirizzi IP degli utenti rivolgendosi a un magistrato ma utilizzando un apposito software, procedura che però si pone oltre i limiti imposti dalla legge; RedTube, dal canto suo, afferma di non aver consegnato alcun dato a chicchessia.
Tutto ciò, inoltre, non sarebbe altro che l'inizio. «RedTube è stato solamente un banco di prova. Nei prossimi mesi invieremo lettere anche agli utenti degli altri portali» ha spiegato uno degli avvocati dello studio legale.
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A complicare la situazione c'è il fatto che le lettere sono state spedite in base a un'interpretazione della legge che equipara lo streaming al download, soprassedendo sulla differenza sostanziale tra le due pratiche: nel primo caso non si viene a creare una nuova copia nel computer dell'utente.
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