Il ministro Franceschini sfida l'UE con un emendamento alla Legge di Stabilità 2015.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-11-2014]
Il governo Renzi sta dando prova di voler sfidare l'Unione Europea che, finora, ha resistito alle richieste di ridurre l'IVA sugli e-book al 4% (com'è sui normali libri cartacei).
L'Europa sembra voler considerare i libri in formato digitale alla stregua di videogiochi o altri prodotti high-tech, e non come libri veri e propri: pertanto, al momento in Italia l'IVA sugli e-book è del 22%.
Tuttavia, la campagna sui social network - condotta a colpi di Mi piace e tweet - ha convinto il ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini a intervenire.
Il ministro, ascoltando la voce di autori, editori e lettori, ha infatti presentato un emendamento alla Legge di Stabilità 2015 per ridurre l'IVA sugli e-book al 4% a partire da gennaio, e l'ha annunciato tramite Twitter.
L'intento è dare fiato all'editoria digitale e aumentare il numero, sempre troppo basso, di lettori nel nostro Paese; attualmente la percentuale delle vendite di e-book sul totale del mercato editoriale, pur essendo fortemente in crescita, non supera il 2%.
Tutto ciò esporrà però l'Italia al rischio di vedere aperta nei propri confronti una procedura di infrazione da parte delle autorità della UE, a meno che il nostro governo non riesca a convincere l'euroburocrazia che un libro è sempre un libro.
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