Facebook annuncia le app per la realtà virtuale

Chiunque potrà creare contenuti immersivi e riviverli con gli occhiali Oculus Rift.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-02-2015]

facebook oculus realta virtuale

A sette mesi dall'acquisizione di Oculus VR, Facebook ha annunciato ufficialmente il proprio interesse per la realtà virtuale.

Durante la Code/Media Conference Chris Cox, Chief Product Officer del social network, ha rivelato che Facebook ha intenzione di scommettere sul successo di questa tecnologia, sviluppando delle app.

«Voglio dire, la realtà virtuale è piuttosto forte. Stiamo lavorando a delle app per la VR» ha dichiarato Cox.

«Quando ci sei dentro capisci che stai guardando il futuro, e che sarà fantastico» ha aggiunto Cox. «Quando sei in Facebook puoi solo mandare in giro pezzetti di esperienza - una foto, un video, un pensiero. Con la VR, puoi mandare un quadro più completo».

Da queste parole si capisce come l'obiettivo di Facebook non sia tanto fornire agli utenti dei contenuti che essi potranno gustarsi con i propri occhiali Oculus Rift, quanto permettere agli utenti stessi di creare i propri contenuti.

Sondaggio
Facebook e amicizie
Sei mai stato escluso da una bacheca Facebook di un amico?
No, mai.
Sì, da un mio ex partner.
Sì, da una donna o da un uomo che ho corteggiato insistentemente.
Sì, per le mie idee in politica.
Sì, per un commento relativo al calcio.
Sì, per una critica.
Sì, senza un motivo apparente.
Non uso Facebook.

Mostra i risultati (2077 voti)
Leggi i commenti (28)

Come ciò avverrà resta tuttora un mistero. Allo stato attuale, riprodurre virtualmente un ambiente non è semplice come registrare un video: occorrono diverse videocamere che lavorino in modo sincronizzato e parecchia post-produzione.

In ogni caso, l'attesa non sarà breve. «Credo che ci vorrà molto prima che ognuno abbia i propri occhiali» sostiene Cox.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

Da dove credete che prendano i soldi i pochi furbi ricchi? Ovviamente da una moltitudine di pecore belanti e sempre prone di fronte ad ogni nuova stronzata ben pubblicizzata e venduta come necessaria per apparire o essere accettati o essere considerati "fichi" dal prossimo. Non credo che l'era di internet e dell'informazione... Leggi tutto
20-2-2015 19:00

{ongloga}
@jack.mauro Esatto, come google con youtube, del resto. E come tutte le banche del mondo: prestano i soldi depositati dai loro clienti facendosi da questi anche pagare per il mantenimento del conto e lucrano sugli interessi sui prestiti agli altri clienti. Straordinario! Altro che fessbuk; sono assolutamente furbuk! Sono le masse... Leggi tutto
19-2-2015 22:06

Mi pare ovvio che facebook voglia far creare contenuti agli utenti, tanto anche su questi avrà il diritto di utilizzo gratuito anche a fini commerciali....
19-2-2015 09:58

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Cloud a rischio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1401 voti)
Maggio 2025
Klarna torna ad assumere umani: la IA non ha mantenuto le promesse
Spagna, prove generali di apocalisse?
LibreOffice agli utenti: è ora di abbandonare OpenOffice
Il progetto che salva i vecchi PC insegnando a installare Linux
Android 16 e lo smartphone diventa un PC
Apocalisse Bitcoin
Da Asus la scheda video col giroscopio per prevenire il sagging
Perso per sempre il codice sorgente di Fallout
Aprile 2025
Windows Recall è ora ufficialmente disponibile
"Imbrogliare su tutto": dagli esami universitari ai colloqui di lavoro
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 14 maggio


web metrics