Google, timore mio

Preoccupa il suo potere crescente, basato tanto sull'efficienza del software quanto sull'oculatissima conduzione economica e sulla tentacolare pervasività dei servizi offerti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-06-2007]

polpo

Chi ne dubitava è servito: il Grande Fratello orwelliano ha un nome e una residenza. Si presenta con l'aspetto di un amico, sempre disponibile, sempre disposto a renderci facile e piacevole la vita; per addolcirci le ore passate al computer ci offre persino i suoi famosi biscottini fatti in casa.

Peccato che abbia il brutto vizio di segnarsi tutti i favori che gli chiediamo e che ci rende di buon grado; peccato che si si stia attrezzando per certi miracoli, come ci ricorda lo "zio" Peter Fleisher, che per professione cura la conservazione dei dati personali nelle sterminate cantine di Google.

"I dati sono conservati per tre motivi principali", risponde cortesemente a chi glielo chiede. "Innanzi tutto per identificare e scoraggiare i possibili intrusi, poi per migliorare costantemente i nostri criteri di ricerca. Infine -ma non è l'ultimo dei motivi- per obbedire alle disposizioni internazionali sulla sicurezza, che ci obbligano a immagazzinare i dati personali degli utenti".

Aggiunge poi senza arrossire che, mentre tutti i motori di ricerca conservano indefinitamente i dati, Google è unico che li conservi "solo per un periodo che va da diciotto a ventiquattro mesi.

E i famosi cookie? Ebbene, servono unicamente a migliorare il servizio. D'altra parte, chi lo desidera può ricorrere liberamente a un avatar e rifiutare la pubblicità mirata; non si lamenti, però, se non potrà ottenere tutti i benefici offerti dai servizi proposti.

Tali servizi, non dimentichiamolo, spaziano -sono ormai una trentina- su tutto quanto è oggi disponibile sull'Internet. Abbiamo una curiosità geografica? Google Earth cerca di esaudirla. Dobbiamo spedire qualche email? Google Mail è lì apposta. Abbiamo files, foto, archivi che non possiamo/vogliamo tenere sul Pc? Google ce li tiene in cassaforte finché vorremo. Qualche pratica d'ufficio da sbrigare nel fine settimana? Una suite ci attende e potremo facilmente recuperare gli elaborati senza pasticciare con quelle dannate chiavette Usb. Ci piace vedere qualche film o ascoltare qualche canzone? Anche in questo caso Google ha quel che fa per noi.

D'altra parte, sembrano ammiccare i responsabili di Google, cosa avrebbero da temere gli utenti in un paese libero e democratico? Sappiamo bene che altri portali e motori di ricerca si prestano a far "filtrare" notizie personali ai governi che li richiedano, quando non ne siano veri e propri alleati; ma da noi, che interesse può esservi tranne quello di fornire sempre maggiori servizi in modo sempre più semplificato? Se fossimo in emergenza privacy non adopereremmo già più da tempo cellulari né carte di credito.

Indubbiamente l'argomento è capzioso, ma non poi così lontano dalla realtà come si potrebbe credere; peccato che ne rispecchi solo l'aspetto esteriore. Intanto Google in questi ultimi giorni si è comprato FeedBurner, un gestore di Rss che gli permetterà di piazzare inserti pubblicitari non solo nei file d'informazione ma un po' dappertutto, dai podcast ai blog. Ha acquistato poi Panoramio, gestore di immagini presente in Google Earth con l'esatta individuazione delle coordinate geografiche delle "cartoline" visualizzate dai naviganti.

Da ultimo ha acquistato Peak Stream, proprietaria di una particolare tecnologia che permette di sfruttare appieno le potenzialità dei chip multicore. Questo dovrebbe far suonare un campanello d'allarme in quanti continuano a chiedersi dove e quanti siano i server adoperati dal gigante americano.

Un conto è assicurare la cancellazione dai dati personali o comunque sensibili di chi accede, altra cosa è dimostrare di averlo fatto; e il luogo di stoccaggio dei dati è uno dei segreti meglio difesi del web.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Prima di commentare vorrei capire tutto il contenuto dell'articolo. Cito "Da ultimo ha acquistato Peak Stream, proprietaria di una particolare tecnologia che permette di sfruttare appieno le potenzialità dei chip multicore. Questo dovrebbe far suonare un campanello d'allarme in quanti continuano a chiedersi dove e quanti siano i... Leggi tutto
13-6-2007 14:17

{MAxxx}
Ultimamente mi è sempre stato meno simpatico google..... che diventi la 2° microsoft? o una seconda Sky? (per citare 2 dei più grandi monopoli)mha........... speriamo in bene che non sia così, ne basta 1 :D MS.
12-6-2007 11:43

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

Mostra i risultati (434 voti)
Luglio 2025
Allora, che cosa si può fare?
Piantedosi propone nuova Autorità per WhatsApp, Telegram e Signal. Messaggistica sotto controllo
Windows XP gira emulato nel browser. Un tuffo nella nostalgia dei primi anni 2000
PosteMobile da Vodafone a TIM: cambio rete nel 2026. 5 milioni di utenti coinvolti
Fratelli d'Italia, stretta sul ''pezzotto'': sanzioni per gli utenti fino a 16.000 euro
Scoprire gli amanti al concerto e licenziarli? In Italia non sarebbe mai potuto succedere
Svelate le specifiche dell'iPhone pieghevole: chip A20, fotocamera da 48 MP e prezzo davvero premium
Compensi per copia privata, la SIAE alza le tariffe. E vuole tassare anche il cloud
ChatGPT in imbarazzo: con un semplice trucco genera chiavi attivazione Windows
La IA di Google "fa calare il traffico" ai siti web: parte la denuncia alla Commissione Europea
Il frigorifero di Samsung che fa a meno del gas: sfrutta l'effetto Peltier
Il pericolo delle eSIM
SPID, l'addio è ufficiale: il governo punta su CIE e IT Wallet
Bollette gonfiate, le strategie illecite. Scandalo energetico in Italia
Eliza colpisce ancora
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 1 agosto


web metrics