Compaq rilancia i lettori musicali digitali portatili, presentando sul mercato due nuovi modelli basati non su flash card, ma sul più tradizionale supporto ottico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-10-2001]
Si chiamano iPAQ PM-1 e iPAQ PCD-1 e sono i due nuovi gioielli di casa Compaq disponibili in America nel settore dei lettori portatili di musica in formato digitale. Entrambi i dispositivi quindi si inseriscono nel mercato degli MP3 player, ma a differenza di questi, i lettori Compaq supportano anche i formati per Windows Media Player e l'iPAQ PCD-1 vanta persino un sintonizzatore FM incorporato.
I due dipositivi funzionano rispettivamente con Mini CD o CD Rom tradizionali, oppure con CD Registrabili, Sovrascrivibili o Audio abbandonando quindi quello che sembrava essere il supporto del futuro per la musica digitale ovvero la memory card compact flash. Questa piccola memoria magnetica grande poco più di un francobollo ed adatta per archiviare file mp3 da portarsi appresso, risulta tuttavia poco conveniente sotto più aspetti e per questo sta lasciando progressivamente il passo al ritorno del buon vecchio supporto ottico.
In particolare la flash card è innanzitutto un supporto molto dispendioso: l'alta tecnologia impiegata per ridurne le dimensione la rendono decisamente più costosa se paragonata ai normali CD oggi disponibili a prezzi veramente popolari. Inoltre la flash card non è di utilizzo così immediato ed intuitivo come invece il CD. Migliaia di persone anche non più giovanissime hanno ormai familiarità con l'utilizzo di Compact Discs o addirittura con la masterizzazione e la creazione di CD più di quanto non conoscano invece i principi di base per l'utilizzo di una memory card in modo corretto e profittevole. Per di più le flash card offrono uno spazio di archiviazione decisamente limitato rispetto alla media dei CD, ed anche per questo risultano fondamentalmente scomode all'utilizzatore finale. Infine occorre menzionare che le flash card necessitano di appositi lettori per essere utilizzate e non sono universalmente compatibili, come invece avviene per i CD che sono ormai un supporto universalmente adottato da tutte le case produttrici.
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