Sconcertante la logica che persegue il più importante gestore telefonico: da una parte licenzia i lavoratori con problemi fisici, dall'altra finanzia progetti di lavoro per svantaggiati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-06-2009]
Si può nello stesso tempo avviare una procedura di messa in mobilità di lavoratori con problemi fisici o familiari e finanziare progetti di inserimento al lavoro per soggetti socialmente svantaggiati?
E' quello sta facendo Telecom Italia in questi giorni: ha avviato la procedura per la messa in mobilità di 470 lavoratori del servizio 1254 sostenendo che non può riconvertirli perché, tra questi lavoratori, è troppo elevato il numero di quanti godono di permessi previsti dalla legge 104 per chi è portatore di handicap o è familiare di soggetti svantaggiati.
Contemporaneamente, la Fondazione Telecom Italia - che ha come suo vicepresidente il capo del personale dell'azienda - promuove un bando per finanziare con 1,1 milioni di euro progetti finalizzati all'inserimento nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati. Un tempismo eccezionale e discutibile.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
mariantonio.inter