La Procura di New York muove contro il produttore di Cpu: avrebbe pagato le aziende di Pc per escludere Amd dal mercato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-11-2009]
"Anziché competere lealmente, Intel ha usato la corruzione e la coercizione per mantenere una stretta sul mercato": un'accusa grave ma già sentita colpisce il più noto produttore di Cpu; per una volta, tuttavia, non è l'Unione Europea a lanciarsi contro il gigante americano.
Il Procuratore Generale dello Stato di New York, Andrew M. Cuomo, ha accusato Intel di abuso di posizione dominante nel settore delle Cpu, violando le leggi federali e danneggiando la concorrente Amd, oltre ai consumatori.
"Le azioni di Intel" - ha dichiarato Cuomo - "hanno leso i consumatori, che sono stati derubati di prodotti migliori e prezzi più bassi".
Come nel caso europeo, comunque, secondo l'accusa Intel avrebbe agito allungando bustarelle ad aziende come Ibm, Hp e Dell: proprio a quest'ultima Intel avrebbe versato ben 6 miliardi di dollari per far sparire le soluzioni basate su tecnologia Amd dai listini.
Intel ha già risposto per bocca del proprio portavoce Chuck Mulloy: "Siamo in disaccordo con il Procuratore Generale di New York. La decisione di avviare ora questo caso non serve né la giustizia né i consumatori, i quali hanno ricevuto consistenti benefici dai prezzi più bassi e dall'incremento di innovazione".
Le prove di Cuomo si basano, proprio come nel caso europeo, su e-mail e documenti interni alle aziende ("milioni di pagine", fa sapere l'ufficio del Procuratore) che rivelerebbero le strategie illegali e anticompetitive messe in atto da Intel.
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