La polizia gli ordina di aiutarli a disperdere la folla inviando un tweet; lui si rifiuta e viene arrestato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-11-2009]
Justin Bieber è un cantante canadese che, appena quindicenne, è già in grado di mandare in delirio le proprie fan: pochi giorni fa avrebbe dovuto presentare il proprio album al Roosevelt Field Mall di New York, ma non è nemmeno riuscito a entrare a causa della folla urlante (circa 3.000 fan, più diversi genitori) che assediava l'edificio.
Il bilancio della calca parla di cinque persone ferite e un arresto: quello di James A. Roppo, vicepresidente senior della casa discografica di Bieber, la Def Jam Records.
In tutta questa storia è il capo d'accusa in base al quale la polizia di Nassau ha messo le manette intorno ai polsi di Roppo a rappresentare il particolare più singolare: l'hanno arrestato perché non ha usato Twitter.
Roppo, però, non ha fatto quanto gli era stato richiesto: "Dal momento che non ha cooperato con noi, crediamo che abbia messo in pericolo delle vite" ha dichiarato un rappresentante della polizia. Per questo motivo, dunque, Roppo è stato arrestato.
Poco importa il fatto che, press'a poco mentre Roppo veniva portato via dalla polizia, Bieber stesso abbia pubblicato un post su Twitter in cui spiegava che non lo lasciavano entrare nel centro commerciale per via della folla, invitato i fan ad allontanarsi.
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